Caserta. Una stangata da oltre 8 milioni di euro rischia di cadere sulla testa dell’amministrazione comunale e dei casertani. Non solo i 2,3 milioni di euro che il Comune deve restituire alla Regione Campania per la pessima gestione della vicenda biodigestore, ma anche altri 6 milioni di euro frutto della chiusura della vertenza con il consorzio stabile Novus incaricato, nel 2004, di realizzare opere a San Leucio mai realizzate. Soldi da restituire per danni alla ditta, 1,7 milioni di euro la cifra stabilita dal Tribunale Civile di Santa Maria Capua Vetere, e 4,3 milioni di finanziamento regionale per lavori mai eseguiti e, probabilmente, da restituire alla Regione.
A porre la questione è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Pasquale Napoletano che vorrebbe lavorare ad una exit strategy per evitare che il costo delle due vicende possano minare la ripresa e compromettere la stabilità dell’Ente alle soglie dell’ardua sfida del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.
“Quella che si è chiusa a novembre è una vertenza che si trascinava da anni e che non può essere attribuita a nessuno degli amministratori che si sono succeduti negli ultimi anni quanto piuttosto a discutibili scelte dell’ufficio tecnico su cui la politica, può dire ben poco al momento della loro assunzione.
Quello che però va evitato – precisa Pasquale Napoletano – è che ora cominci la guerra dei poveri tra maggioranza e minoranza. Il momento è delicato per tutto il paese, non solo per il comune di Caserta. Conosciamo le difficoltà a cui stiamo andando incontro nell’attuazione dei progetti del Pnrr e uno squilibrio da 8 milioni di euro non è quello di cui abbiamo bisogno.
È mia intenzione aprire una discussione seria in prima commissione e in consiglio comunale con l’assessora Martino e la neo dirigente Carrella. C’è bisogno di uno sforzo ulteriore del settore Finanze del Comune e di quello Affari Legali per verificare quante altre pendenze rischiano di cadere sulla testa dell’amministrazione e dei casertani.
Maggioranza e minoranza, quanto mai su questi argomenti, devono sforzarsi di lavorare insieme per evitare che tutti gli sforzi che abbiamo chiesto ai cittadini di sostenere per contrastare il dissesto contabile (tra servizi azzerati, disagi burocratici e buche stradali) siano vanificati dalla nostra disattenzione.
In base alle risultanze di questo lavoro di verifica e controllo – conclude Napoletano – andranno rafforzati i capitoli di bilancio a copertura di queste spese anche avviando, se necessario fin da subito, le opportune interlocuzioni con la tesoreria comunale e gli istituti di credito di riferimento dell’Ente”.