Caserta. Da questa notte alle 00.00 è entrato in vigore il silenzio elettorale, i giochi sono fatti, bisognerà aspettare le preferenze che gli elettori daranno a questo o tal altro candidato Sindaco, domani 14 e dopodomani 15 maggio. Sono circa 150mila gli elettori che decideranno per il rinnovo dei consigli comunali e per la elezione dei Sindaci di 15 Comuni del casertano.
Sono due i sistemi elettorali che gli aventi diritto al voto dovranno considerare: maggioritario per i Comuni sotto i 15mila abitanti e proporzionale per quei Comuni che superano questa soglia.
Tra i centri al di sotto dei 15mila abitanti, Vitulazio, Alife, Cancello ed Arnone, Caiazzo, Riardo, Sant’Angelo d’Alife, Galluccio, Presenzano, Raviscanina e Letino. In tutti questi Comuni si voterà col sistema maggioritario.
Maddaloni, Marcianise, San Felice a Cancello, Lusciano e Orta di Atella, sono i Comuni più grandi tra i 15 interessati a questo giro elettorale, cioè quelli con più di 15mila abitanti, dove le elezioni si svolgeranno col sistema proporzionale.
Nei Comuni con meno di 15.000 abitanti non è previsto il voto disgiunto, per cui non è possibile votare un candidato al consiglio che appartenga a una lista diversa da quella del sindaco scelto.
L’elettore può tracciare una sola X sul nome del candidato scelto o sul simbolo della lista elettorale. Si può anche solamente esprimere una preferenza per il consiglio comunale, e questo viene considerato in automatico un voto per il candidato sindaco collegato a quel consigliere.
Nei comuni con meno di 5.000 abitanti si può esprimere una sola preferenza, in quelli con più di 5.000 se ne possono effettuare due a patto che i prescelti non appartengano allo stesso sesso.
Sistema maggioritario: nei comuni sotto i 15mila abitanti, il sindaco viene eletto con metodo maggioritario “first-past-the-post“, cioè il candidato Sindaco che “al primo turno ottiene il maggior numero di voti, e ha collegati alla sua figura una lista di candidati a consiglieri comunali. Alla lista vengono assegnati tanti voti quanti ne prende il sindaco. Alla lista del sindaco eletto sono attribuiti i ⅔ dei seggi del Consiglio comunale, mentre gli altri sono ripartiti con metodo D’Hondt tra le altre liste“.
Nei Comuni con più di 15.000 abitanti è possibile effettuare il voto disgiunto per cui si può votare per un candidato sindaco, e poi esprimere una preferenza per una lista collegata a un diverso candidato.
Sulla scheda elettorale si può tracciare una X sul nome del sindaco per dare solamente a lui il voto, oppure sul simbolo di una delle liste per dare il voto sia al candidato sindaco che alla lista. In alternativa, come detto, si può tracciare una X sul nome del candidato sindaco e un’altra X sul simbolo di una lista, anche se non è collegata a quel candidato sindaco.
Sistema proporzionale: nei comuni maggiori di 15mila abitanti, la legge elettorale delle elezioni comunali in Italia è di tipo maggioritario: per quanto riguarda l’elezione del primo cittadino, è proclamato Sindaco il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi; mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale, e una soglia di sbarramento al 3%, difatti “Non sono ammesse all’assegnazione dei seggi quelle liste che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3 per cento dei voti validi e che non appartengano a nessun gruppo di liste che abbia superato tale soglia“. In un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato a Sindaco al primo turno ottiene la maggioranza assoluta, allora “si procede a un ballottaggio tra i due risultati i più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto a primo cittadino il candidato più anziano“.
In entrambe i casi al seggio portate con voi la carta d’identità e la scheda elettorale. Telefoni, tablet e smartphone vanno lasciati al presidente di seggio prima di entrare in cabina.
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