Caserta. Lunedì 29 maggio scorso la Provincia di Caserta, nella persona del Presidente Giorgio Magliocca ha annunciato di aver nominato il nuovo Consiglio di amministrazione del Museo provinciale Campano a guida dell’archeologo, professor Carlo Rescigno.
In effetti c’è da riflettere: chiunque avesse potuto accedere agli atti avrebbe notato negli unici 10 curricula presentati per comporre il CdA del Museo Campano, una certa assenza di competenze specifiche, fattore che non dovrebbe assolutamente essere sottostimato.
Lo ha rilevato Maurizio Del Rosso, consigliere provinciale dell’area zinziana a cui non è sfuggito il fatto de quo. “Ho semplicemente fatto una richiesta di accesso agli atti per visionare i curricula di tutte le persone che avevano presentato domanda di partecipazione al progetto – ha spiegato il consigliere – e al di là del presidente eletto che è effettivamente personaggio di spessore, ho potuto appurare, senza con questo voler denigrare alcuno, che tra tutti nessuno possiede una competenza specifica neanche lontanamente attinente a questa nomina.
È vero che il regolamento prevede che possano partecipare laureati in ogni ambito, in un range molto molto aperto ma è pur vero che il Museo Campano proprio per la sua natura dovrebbe contare all’interno del CdA persone di una certa esperienza e quanto meno con una certa conoscenza della materia”.
E aggiunge: “Ho potuto personalmente accertare che è stato escluso dalla selezione un membro del consiglio di amministrazione del Teatro Pubblico Campano, insieme ad architetti e professionisti con diversi diplomi di laurea più specifici di quelli delle figure professionali che invece sono state selezionate.
Ripeto non si tratta di una mera critica rivolta a qualcuno in particolare, né un’offesa nei confronti di nessuna delle nomine decise, sicuramente anche loro avranno qualcosa da dare al CdA, ma ritengo oggettivamente che tra le sole 10 candidature previste si sarebbero potute scegliere figure con maggiori e più specifiche skills”.