Santa Maria Capua Vetere. «La lontananza di vedute tra noi e l’amministrazione comunale è sempre più evidente. La giunta del sindaco Mirra liquida come non importanti temi legati alla salute dei sammaritani, proprio come è avvenuto in maniera palese durante l’ultimo consiglio comunale». È quanto dichiara Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città – M5S – Verdi”, commentando il confronto sul documento unico di programmazione (DUP).
«Abbiamo sottolineato – continua il leader dell’opposizione – come dal DUP siano scomparse le parole “pronto soccorso”, il che testimonia, anche in termini formali, la rinuncia di Mirra alla battaglia per la riapertura del reparto di emergenza. L’idea del nuovo ospedale Capua-Santa Maria rinvia a un futuro piuttosto lontano il momento in cui i cittadini di questo territorio potranno avere servizi sanitari almeno decenti».
Durante il consiglio comunale, Aveta ha anche reso noti i dati dell’Arpac relativi alla centralina collocata nei pressi dello Stir: «Risultano già 50 giorni di sforamento nel corso del 2023 e il limite massimo è di 35 sforamenti l’anno per le PM10. Il dato relativo alle polveri sottili, che sono nocive per la salute, ci pone al secondo posto in Campania, dietro solo ad Acerra. Anche in questo caso si tratta di un campanello d’allarme preoccupante che non può passare sotto silenzio come se nulla fosse».
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