Mondragone. L’AMBC ha scelto di non rinchiudersi nella sola dimensione locale, ma di cercare costantemente contatti, reti e alleanze con movimenti, associazioni e gruppi, anche a livello sovracomunale e su scala nazionale, a partire dal lavoro svolto in questi anni con la Società per la Cura: https://societadellacura.blogspot.com/, nella convinzione che i problemi del nostro territorio sono comuni a tante realtà e che da essi si può uscire cercando di fare sistema.
Per questo, da tempo l’AMBC ha anche aderito alla RETE DEI NUMERI PARI, inizialmente promossa dal Gruppo Abele e da Libera che ha come obiettivo il contrasto alla disuguaglianza sociale per una società più equa fondata sulla giustizia sociale e ambientale. Una Rete che unisce centinaia di realtà sociali diffuse in tutt’Italia, che condividono l’obiettivo di garantire diritti sociali e dignità a quei milioni di persone a cui sono stati negati (associazioni, cooperative sociali, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, campagne, circoli culturali, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, progetti di mutualismo sociale, spazi liberati, fabbriche recuperate, reti, fattorie sociali e cittadine e cittadini). La Rete fa parte dei Movimenti Popolari protagonisti degli incontri mondiali organizzati su iniziativa di Papa Francesco.
L’AMBC ha condiviso l’Agenda Sociale promossa dalla Rete: (https://www.numeripari.org/agendasociale/) e parteciperà alla manifestazione nazionale “La via Maestra”. Insieme per la Costituzione”, che si terrà a Roma il prossimo 7 ottobre, promossa, tra gli altri, proprio dalla RETE DEI NUMERI PARI. Questo è l’appello: https://binaries.cgil.it/pdf/2023/08/04/121937837-ea0459f3-f207-4401-94f2-124e5c7abc96.pdf.
Saremo in piazza contro disuguaglianze e mafie, per continuare a mettere al centro il nostro impegno per la giustizia sociale e ambientale, per impedire che venga portato avanti il progetto eversivo di autonomia differenziata del Ddl Calderoli, un provvedimento che qualora passasse spezzetterebbe l’Italia in tante piccole patrie, istituzionalizzerebbe le disuguaglianze, distruggerebbe l’unità della Repubblica, violerebbe i principi costituzionali di solidarietà e uguaglianza, imponendo al Paese un regionalismo competitivo e asimmetrico, esautorando il Parlamento dai propri compiti. Saremo in piazza per i tanti cittadini colpiti dalla crisi e che vedono la propria condizione materiale peggiorare tutti i giorni senza che questo diventi una priorità per la politica. Saremo in piazza per dare voce a tutti quelli che si sono impoveriti a causa di politiche sociali sbagliate e che vogliono dare priorità ai diritti sociali che questo Governo sta cancellando. Saremo in piazza con quella parte di cittadinanza che non si rassegna alle povertà, alle mafie, ai diritti negati, all’ingiustizia sociale e ambientale.
Ancora una volta- e anche in questa circostanza- ribadiamo che per noi la Politica è partecipazione: nei mesi scorsi l’AMBC ha raccolto firme su tre progetti di legge di iniziativa popolare per portare in Parlamento la voce dei cittadini su questioni centrali per il futuro dei nostri Comuni e per contrastare la “c.d. Autonomia differenziata” delle destre. E abbiamo accolto con grande favore il coinvolgimento del Consiglio comunale su queste tre proposte di legge. In un anno e più è stato forse il primo momento politico dell’Assemblea consiliare.
Diritto al reddito, lotta alle mafie, salario minimo, diritto a un lavoro dignitoso, diritto allo studio, diritto alla casa, diritto all’accoglienza e utilizzo dei fondi del PNRR per investire su lavoro, salute e difesa dell’ambiente, puntando alla riconversione ecologica delle attività produttive… sono questioni che interessano anche Mondragone e il nostro territorio.
Non possiamo tagliarci sempre fuori, dobbiamo prendere coscienza che dobbiamo fare la nostra parte – come associazioni, gruppi e movimenti mondragonesi, come partiti della sinistra locale – per il lavoro, contro la precarietà, per il contrasto alla povertà, contro tutte le guerre e per la pace, per l’aumento dei salari e delle pensioni, per la sanità e la scuola pubblica, per la tutela dell’ambiente, per la difesa e l’attuazione della Costituzione contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.