Capodrise. Il Partico democratico di Capodrise, attraverso il suo rappresentante più autorevole, Giuseppe Fattopace, scrive al commissario prefettizio Giuseppe Canale. La lettera è un monito al viceprefetto a rimanere neutrale rispetto al Piano urbanistico della città. “Voci insistenti – rivela Fattopace – riferiscono che alcuni personaggi stiano tentando di fare pressione affinché il dottor Canale rimetta mano allo strumento urbanistico.
Siamo convinti che il viceprefetto non asseconderà tali pressioni, anche perché, se così non fosse, si presterebbe al gioco di una parte politica e finirebbe per completare un procedimento espressione di un sindaco e di una giunta sfiduciati da un’ampia maggioranza consiliare. La dottrina – ricorda Fattopace – converge nel ritenere che l’approvazione del Puc debba essere riservata ad organi democraticamente eletti; quindi, espressione della volontà popolare”. La nota dei Democratici è stata inoltrata, per conoscenza, pure al prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, al Ministero dell’Interno, all’ANAC e alla Procura della Corte dei Conti.
Ecco alcuni dei passaggi più salienti: “Considerato che lei, in qualità di commissario prefettizio, in questo caso, non sarebbe parte terza ed imparziale, in quanto finirebbe per espletare solo la fase finale di un procedimento Puc avviato, predisposto (e quasi completato) da un Sindaco ed una Giunta sfiduciati da un’ampia maggioranza consiliare; che il Dipartimento Area territorio e Innovazione, Settore Viabilità e Trasporti, Servizio Pianificazione territoriale, Governo del territorio e Servizi ai Comuni della Provincia di Caserta, con la determina dirigenziale n. 633/O/Q del 02/09/2022, r.g. 1374 di pari data, ha subordinato il proprio parere a una serie di 14 prescrizioni, con particolare riferimento al fenomeno dell’abusivismo edilizio; che l’adottato PUC del Comune di Capodrise è oggi espressione di un sindaco sfiduciato da una mozione presentata in forza al comma 2 dell’art. 52 del T.U.E.L. (D.Lgs.18 agosto 2000, n. 267) e approvata dal Consiglio comunale con delibera n. 31 del 05/09/2023 e, quindi, confligge con i principi di autoidentificazione e l’autodeterminazione della comunità”.
E ancora: “Che il Responsabile del procedimento dell’Ufficio di piano del Comune di Capodrise, l’ing. Ernesto Palermiti, principale artefice della redazione del Puc, è destinatario da anni di reiterati incarichi su base fiduciaria, di cui all’art. 110, comma 1, del T.U.E.L. (D.Lgs.18 agosto 2000, n. 267), che, a nostro avviso, viola palesemente la legge e sono stati censurati dalla giurisprudenza (“In tema di affidamento, negli enti locali, di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione […] la durata di tali incarichi non può eccedere il termine di cinque anni», così, nella sua interpretazione nomofilattica, si è espressa la Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 478 del 13 gennaio 2014); e che, infine, l’attività di gestione “monocratica” esercitata dal sindaco sfiduciato, troppo sbilanciata verso interessi personali, riteniamo abbia ispirato nella pianificazione urbanistica atti e provvedimenti che abbiano sottratto spazi pubblici alla città e regalato capacità edificatoria a pochi soggetti privati”.
In virtù di tali considerazioni e tenuto conto dell’imminenza della tornata elettorale, il Pd di Capodrise ha chiesto di essere ricevuto per approfondire e documentare quanto ha esposto; e, nel frattempo, ha invitato il viceprefetto Canale a non assumere atti e provvedimenti in materia di pianificazione urbanistica.