Napoletano: Che Natale ci aspetta? Il solito Natale alla casertana

Caserta. Che Natale ci aspetta? Il solito Natale alla casertana, senza idee e senza strategia. L’unica novità è la completa esclusione di commercianti e associazioni territoriali costretti, per l’ennesimo anno, a provvedere, da soli, alle manifeste incapacità organizzative dell’amministrazione.

Diverse le questioni che necessitano un approfondimento. Innanzitutto il programma degli eventi: apprendiamo infatti dall’assessore Casale che a giorni sarà convocato un tavolo con associazioni ed esercenti per condividere il programma completo degli eventi territoriali.

Ma in Primavera non era stato pubblicato un avviso pubblico per recepire tutte le programmazioni degli eventi in modo da sponsorizzarle per tempo ad un pubblico più vasto?

Al contrario l’amministrazione ha già presentato il cartellone istituzionale degli eventi finanziato con 170mila euro dalla Regione Campania.

Vista la presenza di più proposte progettuale sarebbe opportuno prenderne visione e capire in base a quali criteri si è aggiudicata la cifra, oltretutto, non ad una società che organizza eventi ma ad una agenzia di comunicazione.

Perchè sono stati esclusi gli operatori del territorio e perché non si è provato a supportare in altro modo le iniziative, pur valide, presentate all’amministrazione?

Anche sulle luminarie la Giunta fa orecchie da mercante: non ci sono contributi per gli esercenti, che devono autotassarsi per le luci, e non c’è neanche lo sforzo di organizzare un piano, o indicare delle linee guida per garantire uniformità all’illuminazione che varia di strada in strada, quando non di negozio in negozio. Inoltre, con il forte vento degli scorsi giorni un grosso ramo si è staccato da un albero a corso Trieste mancando, per poco, una delle luminarie.

Si è pensato a fare una verifica del verde prima di autorizzare le luminarie o dobbiamo attendere la fine delle feste col timore che le luci ci cadano sulla testa insieme al verde pubblico?

Dulcis in fundo, il meglio l’amministrazione lo ha riservato al Capodanno. Ancora una volta la festa nella notte di San Silvestro non si farà in piazza. Quest’anno, dopo il Covid, il problema è quello della sicurezza (sempre segnalato dall’assessore Casale alla stampa) dopo l’esplosione del conflitto tra Israele e Hamas.

Se la situazione è tanto grave, e non risulta così al Ministero degli Interni, perchè nelle restanti città d’Italia si festeggerà normalmente? C’è uno specifico alert dei servizi per la nostra città? Siamo nel mirino dell’estremismo islamico?

Tutte domande a cui l’amministrazione Marino, come al solito, non risponderà. – Avvocato Pasquale Napoletano, Consigliere Comunale FdI.

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