Santa Maria Capua Vetere. «Con questo sindaco è complicata ogni possibilità di dialogo anche su temi di ordinaria amministrazione, esposti con il massimo spirito collaborativo». È con questa motivazione che Raffaele Aveta, capogruppo di “Alleanza per la città-M5S”, ha abbandonato in segno di protesta la seduta dell’ultimo consiglio comunale a Santa Maria Capua Vetere.
«Abbiamo formulato – continua il leader dell’opposizione – una serie di raccomandazioni all’amministrazione su temi come il decoro del rione Iacp (dove molti condomini sono sforniti di carrellati e bidoni), la carenza di luminarie e di eventi nella piazza più importante della città (quella dell’Anfiteatro), i controlli sulla vendita di botti e giochi pirotecnici ai minori, i correttivi al traffico e la riapertura di via Martucci, l’apertura dello Psaut (primo soccorso territoriale) per dare un segnale di rilancio dell’ospedale Melorio. Sono temi sui quali ci saremmo aspettati una ampia condivisione. E invece no! Il sindaco ha risposto risentito, come se l’opposizione si fosse intromessa in cose dalle quali deve restare esclusa».
Di fronte a questo muro, Aveta ha pertanto deciso di lasciare l’aula in segno di protesta: «È compito dell’opposizione quello di portare all’attenzione della maggioranza, con spirito collaborativo, temi sui quali può anche esserci diversità di vedute: questo non significa, tuttavia, che l’unica posizione valida sia quella del sindaco e tutte le altre non siano degne di rispetto. Si tratta di un atteggiamento di supponenza che mal si concilia con i “criteri” di collaborazione istituzionale tra forze politiche che, pur avendo punti di vista differenti, dovrebbero avere lo stesso obiettivo».