Caserta. “Questa Amministrazione ha dimostrato sia sulle questioni di pianificazione generale che sulle questioni di vita quotidiana uno scollamento complessivo dai desideri degli abitanti. Non è sufficiente cambiare i musicisti, per cambiare la musica. Temo fortemente che ormai lo “schema Marino” farà permanere la città agli ultimi posti delle classifiche per vivibilità. Non è un caso che, in queste ore, la cronaca giudiziaria ci racconti di legami opachi fra politica e impresa.
Questa è una delle questioni per cui stiamo tra i banchi dell’opposizione. Auspico che la proposta di azzeramento della Giunta da parte del Partito Democratico si concretizzi in un passaggio tra i banchi dell’opposizione e che questa riflessione abiti anche il gruppo locale del M5S. E’ evidente che i progressisti siedono in minoranza e da questi banchi potremo insieme costruire l’alternativa. Le porte sono aperte chiaramente a tutti quei consiglieri sensibili che sono stanchi di questo modus operandi” – commenta Raffaele Giovine, ex candidato alla carica di Sindaco e consigliere comunale.
“Ci sentiamo tirati in ballo nella polemica politica da chi asserisce che la Commissaria del PD abbia incontrato “solo i centri sociali”. Ci sarebbe, invece, da riflettere su come mai questa Amministrazione comunale abbia deciso di chiudere i ponti con chi si spende per il piedibus, per la mobilità sostenibile, per la tutela dei parchi, per i progetti di accoglienza dei migranti, per la difesa del reddito di cittadinanza. Servirebbe aprire una riflessione su cosa significa incarnare i valori della giustizia sociale e ambientale una volta al governo della città. Per queste ragioni siamo in campo” – aggiungono Vincenzo Fiano e Virginia Crovella, membri del coordinamento di Caserta Decide e storici attivisti del Centro Sociale EX Canapificio.