Caserta. Duecentocinquantamila euro di danaro pubblico speso tra i malumori del mondo dell’impresa, abituato da sempre a fare i conti con i numeri, non con le parole. Si avvicina la fine dell’anno e Caserta, unico capoluogo di provincia in Campania, non festeggerà il Capodanno.
Nove anni fa – lo raccontano le notizie oggettive ancora disponibili sul web nei siti informativi – l’amministrazione Del Gaudio in carica – io ne ero assessore con delega al Turismo, grandi Eventi e Bilancio – lo promosse in piazza Dante, con nomi di grido della scena musicale nazionale. Con un evento che garantì la sicurezza dei suoi frequentatori con effetti positivi sul comparto dell’accoglienza.
L’evento principale di una programmazione partita tre mesi prima, al contrario di quella rabberciata di quest’anno e di quelli più prossimi che lo hanno preceduto. Uno sguardo alle cose e alle esigenze diverso e differente dalla miopia che regna oggi.
Ai casertani, comunque, l’augurio di stagioni migliori di quelle cui questa amministrazione costringe la città. Per la costruzione di quelle a venire auspico il ritorno di una partecipazione più sentita alla vita cittadina. Il seme di un rinnovato protagonismo nelle scelte per il futuro di Caserta.
Avvocato Pasquale Napoletano Consigliere Comunale FdI.
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