Mondragone. Dello “scandalo multe” a Mondragone, diventata la Capitale d’Italia delle contravvenzioni, abbiamo già detto con dati alla mano: https://www.casertanotizie.com/politica/2023/11/13/associazione-mondragone-bene-comune-mondragone-e-la-citta-delle-multe-primi-in-italia/. Senza ottenere dall’Amministrazione Lavanga la dovuta attenzione. Oggi vogliamo raccontarvi, sempre a proposito di multe, un episodio alquanto emblematico delle vessazioni che i cittadini sono costretti a subire e della disorganizzazione (voluta?) degli uffici comunali.
Un nostro giovane concittadino da tempo all’estero ritorna a Mondragone per qualche giorno. Parcheggia la sua auto e si allunga al più vicino parchimetro, trovandolo però guasto. Decide di fare comunque l’acquisto per cui aveva parcheggiato, ritornando alla sua auto dopo pochi minuti. Un tempo utile però alla nostra Polizia locale per multarlo (la sua auto ha targa straniera). Il nostro concittadino non fa una piega, non protesta, non contesta, non sbraita e tenta di procedere entro i 5 giorni al pagamento della multa. Nell’Avviso di Accertamento al Codice della strada è scritto che per pagare la multa occorre recarsi direttamente presso il Corpo dei Vigili urbani sito in piazza Umberto I. Si reca in piazza Umberto I ma scopre che il Comando non è più lì da tempo. Quindi, si domanda: È stato usato un modulo vecchio? E perché non è stato aggiornato l’indirizzo? Chiede informazioni sulla nuova sede del Comando, ma poi desiste, non tanto perché deve ripartire ed è in ritardo (le brevi vacanze sono finite), ma soprattutto perché comunque nell’avviso si fa anche riferimento alla possibilità di pagare la multa mediante il cc postale n. 12424818 intestato al Comando di Polizia Municipale di Mondragone. Il giorno dopo ritornato nel Paese europeo che lo ha accolto e che gli ha offerto un lavoro, tenta di pagare quella multa, ma scopre che l’home banking delle Poste (e anche di altro istituto bancario) rifiuta il pagamento poiché l’intestatario non corrisponde al titolare del rapporto. A questo punto il nostro concittadino residente all’estero si arrende: “ho provato nei 5 gg. a pagare, a fare quanto dovuto- si dice alquanto scocciato e un tantino umiliato- ma non mi è stato possibile a causa della loro disorganizzazione. Vuol dire che saranno loro a rincorrere me.” Quella multa ovviamente sarà conteggiata (insieme alle altre tante migliaia) nel bilancio comunale.
Questa disavventura che ci è stata raccontata telefonicamente dal nostro concittadino pone alcune domande: Perché si continua a non rispettare la legge, che obbliga ad utilizzare PagoPA per i pagamenti verso tutta la Pubblica Amministrazione, addirittura fin dal 28 febbraio 2021? Come può essere credibile nei confronti dei cittadini, soprattutto quando chiede ad essi il rispetto della legge, un Comune “fuorilegge” da quasi 3 anni? E perché non dare anche la possibilità di utilizzare l’App IO?
Obbligare di fatto i cittadini a recarsi presso il Comando dei Vigili urbani per pagare le multe (speriamo non in contanti, perché in tal caso si aprirebbero altri scenari, a partire dalla tracciabilità), visto che tutte le altre opzioni che la legge impone non esistono o non funzionano, significa vanificare per tantissimi cittadini (per esempio per quelli che sono stati multati essendo di passaggio nella nostra città) la possibilità di pagare entro i 5 giorni dalla contestazione, ottenendo così lo “sconto” sull’importo della violazione.
Da tempo chiediamo al nostro Consiglio comunale di occuparsi della mobilità e dell’abnorme numero di multe elevate nella nostra città. Un’inquietante anomalia che va necessariamente indagata e approfondita, anche mediante un’apposita Commissione consiliare d’inchiesta. Consiglio comunale che – per restare dalle parti dei Vigili urbani – non può continuare a rimanere in silenzio di fronte alla “vicenda Bonuglia” e alla mancata applicazione fino ad oggi della cosiddetta Legge Severino, così come non può rimanere inerte sulla gravissima emergenza sociale che attraversa la nostra città e sull’adeguatezza o meno dei nostri Servizi sociali: in pochi giorni Mondragone è tristemente balzata all’attenzione della cronaca nazionale per due episodi di disagio, povertà ed emarginazione: https://www.raiplay.it/video/2023/12/Mondragone-anziana-trovata-morta-in-un-baule—Storie-italiane-12122023-773cab6b-08d2-492d-8723-83de272a9bf9.html; https://www.raiplay.it/video/2024/01/Bimba-di-8-anni-abbandonata-in-strada—Storie-italiane—03012024-42526320-d263-4a3c-aaba-696886f8af79.html. Non è la prima volta e non sarà purtroppo neppure l’ultima. Da tempo insistiamo nel sottolineare che l’Amministrazione Lavanga, continuazione dell’Amministrazione Pacifico, di cui Lavanga è stato per 5 anni vicesindaco, non ha saputo (o voluto) attrezzarsi (in termini di conoscenza, risorse, professionalità e politiche di welfare) per affrontare le tante povertà accolte in questi anni, che si sono aggiunte a quelle di tante famiglie mondragonesi. Sarà un caso che in ordine all’emergenza sociale (e a questi tristi episodi di disagio) non troviamo dichiarazione alcuna del “più votato del reame”, che di norma si spertica per 4 pali d’illuminazione o per una striscia d’asfalto?
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