Caserta. A fine anno scorso, è nato il nostro soggetto politico, che mira a far da collante, su tutta la nazione, fra le istanze nazionali e popolari della destra sociale, ormai dimenticate dalla “destra di governo”, gli aneliti culturali e le esigenze spirituali di ogni Comunità Militante di riferimento, come quella di Caserta, un variegato “Fronte del Dissenso” diffusosi anche in maniera spontanea e non ancora organizzata, ma comunque capillare contro il pensiero unico, il filoatlantismo a zerbino che si ostenta da parte di un governo che si sarebbe supposto essere nazionale e sovranista, che ha fin qui appoggiato, invece, senza alcuna remora, e nessuna cura degli interessi del popolo italiano, la posizione statunitense sul conflitto in corso al centro dell’Europa, palesando un’imbarazzante ambiguità, se non peggio, rispetto alle drammatiche vicende in corso in Medio Oriente…
Al battesimo del Movimento per l’Indipendenza, Gianni Alemanno, già portavoce del “Comitato contro la guerra”, già sindaco della capitale e il miglior Ministro dell’Agricoltura, della repubblica, è stato eletto Segretario del Partito.
Nell’Esecutivo, fra gli altri, Massimo Arlecchino, Presidente, (già creatore del Simbolo di quello che nacque a Fiuggi come il partito di Fini), una rosa di vicesegretari fra cui (l’ex segretario di Casapound ed attuale leader del movimento “Exit”) Simone di Stefano, l’avvocato padovano Luigia Passaro, (ex militante del partito di Marco Rizzo, anch’egli presente, come ospite, al Midas Palace), Marcello Taglialatela, (napoletano, già ai vertici delle istituzioni regionali campane e parlamentare), Nicola Colosimo (rappresentante dell’associazione “Magnitudo” e dei giovani del movimento) e Felice Costini, (anima e nerbo delle generazioni dei “Campi Base” ed esponente di punta dell’ Associazione culturale “Area”).
A questi si sono aggiunti dopo votazione i componenti dell’ufficio di presidenza, fra cui il Coordinatore regionale campano, on. Bruno Esposito, (un decano della migliore Politica, già Consigliere Provinciale Napoli, Consigliere Regionale e Capogruppo AN in Campania, presidente del Centro di Iniziativa Meridionale, che non ha bisogno di altre presentazioni), mentre al nostro conterraneo Antonio Mazzella, Componente del Direttivo Nazionale (che dopo una lunga e vivace militanza nel M.S.I., è stato dirigente nazionale di A.N., da cui uscì quando questa iniziò a scivolare verso il PdL, quindi fu responsabile nazionale de la segreteria politica de “La Destra”, candidato alla Camera dei Deputati, etc), che oggi figura fra i Fondatori del partito, al fianco del suo amico di sempre, Gianni Alemanno, è stato affidato il compito di coordinare il Movimento Indipendenza in provincia di Caserta.
Antonio Mazzella, ha ben considerato che, fin da subito, agli appuntamenti organizzativi, culminati prima in quello di Orvieto, e poi del Midas, a Roma, la nostra provincia ha offerto presenza e partecipazione di volti noti e meno noti della politica e del convivere civile, per la crescita di questo Movimento, e fra questi fin da subito è stato attivo Stefano Mariano, un volano della politica locale, cittadina e non solo, un catalizzatore di energie positive e propositive, e che ha rappresentato, in un passato recente, la punta di diamante del partito della Meloni, prima che questo, acquisendo consensi, perdesse tuttavia la propria identità, o almeno, l’identità cui ha attinto a piene mani, mostrando quella orgogliosa, gloriosa, inossidabile Fiamma, pur se mutilata…per poi tradirla…
Ed è quindi proprio Stefano Mariano, già primo eletto dei Fratelli d’Italia al comune, in un capoluogo di provincia, in passato più volte sia consigliere, che assessore comunale, incarna un riferimento nazionalpopolare, un volto amato e rispettato, in città ed in provincia, che ancora rappresenta l’impegno politico ed istituzionale così come va inteso, come un servizio per la comunità, che è stato designato quale responsabile ad interim della Città di Caserta. “Ce ne fossero, di Stefano Mariano”, questo il commento di Antonio Mazzella, segretario provinciale, dopo averlo nominato.