Mondragone. L’AMBC ha aderito all’iniziativa di Rigenera Campania per una Proposta di legge di iniziativa popolare regionale contro i cambiamenti climatici, che ha già attivato nella nostra Regione oltre 100 tra associazioni culturali, di volontariato, sociali, sindacali e del mondo del lavoro e singole personalità. Si tratta di una proposta organica per dire “Stop al consumo di suolo”, per rilanciare fonti rinnovabili per energia pulita e acqua pubblica e per riorientare strategicamente il settore agricolo passando dalla produzione intensiva del cibo, energivora e climalterante, a quella sostenibile e per porre un argine ai livelli allarmanti di inquinamento dell’aria, dei corsi d’acqua e dei tratti di costa, di dissesto idrogeologico e di consumo di suolo. Una proposta che arriva al momento giusto, visto che il Consiglio regionale si accinge a discutere una legge urbanistica che, ancora una volta, risulta piegata al cemento e all’asfalto e ai famelici interessi degli sfruttatori del territorio, ben rappresentati nelle sedi istituzionali da eletti per legiferare a tutela dei beni comuni (e vigilare), che però ben presto si sono ridotti al ruolo meschino di faccendieri e che dell’Ambiente stanno facendo il core business di amici cavatori, inquinatori, appropriatori indebiti d’acqua e di spiagge e monnezzari più o meno improvvisati.
Questi sono alcuni dei contenuti della Proposta di legge: stop al consumo di suolo e promuovere il riuso e l’edilizia pubblica e sociale; piani urbanistici davvero di rigenerazione anche sociale, per i settori più esposti, per gli anziani, per i bambini; promuovere la diffusione del verde, delle vie degli alberi, degli orti urbani, dei tetti verdi nelle città sulla costa, riservare almeno il 50 per cento di spiaggia libera; ampliare le aree marine protette e istituire il Parco dell’Epomeo a Ischia; acqua per davvero pubblica e bene comune; promuovere la diffusione delle Comunità Energetiche Solidali e trasferire alle comunità locali e ai settori sociali più esposti, a scuole e ospedali quote rilevanti dell’energia prodotta; drastica azione contro l’inquinamento dell’aria adottando; un Piano regionale per la cura della montagna Investire almeno l’80% delle risorse pubbliche disponibili in agricoltura per la conversione ecologica delle produzioni, per le produzioni locali e di qualità invece di destinare il grosso delle risorse, come accade ora, all’agricoltura intensiva; realizzare Centri e Strutture di supporto per l’agricoltura contadina e l’incontro tra produttori e consumatori; cibo biologico nelle scuole e nelle mense degli ospedali; didattica della Dieta Mediterranea e lotta allo spreco alimentare; mettere a disposizione di cooperative di giovani e di migranti i terreni incolti e abbandonati; sostenere la piccola pesca artigianale. Qui la proposta di legge: https://www.infinitimondi.eu/la-proposta-di-legge/.
Per poter presentare la proposta di legge occorreranno 10mila firme e la raccolta partirà Sabato prossimo, 20 Gennaio. Sono già numerosi gli appuntamenti e i banchetti organizzati in alcuni comuni campani: https://www.infinitimondi.eu/gli-appuntamenti-e-i-banchetti/. Chi per lavoro, studio o svago sarà in giro tra Napoli e Caserta e si imbatterà nei prossimi giorni in questi banchetti potrà fermarsi, informarsi e firmare, contribuendo in questo modo a dare un futuro di vita ad un territorio troppo spesso martoriato, considerando che -come ammoniva Martin Luther King -: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.”
L’AMBC lancia un appello (ai Consiglieri comunali, alle Associazioni ecc) per organizzare qualche tavolo di raccolta firme anche a Mondragone. Il nostro portavoce, Gianni Pagliaro, contattabile a questo indirizzo: mondragone.benecomune@gmail.com, sarà ben lieto di concordare tempi e modalità per organizzare nelle prossime settimane qualche appuntamento nella nostra città.