Santa Maria Capua Vetere. «La città prima di tutto». È con questo spirito che il gruppo “Alleanza per la città – Movimento 5 Stelle” ha proposto circa trenta modifiche al Regolamento urbanistico edilizio comunale (Ruec) che, approvate dalla prima commissione, giovedì saranno votate dal consiglio comunale.
«Il nostro intervento – spiega Raffaele Aveta, leader dell’opposizione e membro della stessa commissione – è stato finalizzato, in linea generale, a salvaguardare il valore estetico e il decoro urbano di Santa Maria Capua Vetere. Per fare un esempio, abbiamo chiesto di inserire una norma volta alla conservazione della pavimentazione in basalto proveniente dalla filiera del recupero edilizio nelle strade oggetto di interventi di rifacimento».
Per quanto attiene ai fabbricati, specialmente quelli posti nel centro storico, «sono state introdotte – continua Aveta – norme per favorire la uniformità cromatica degli edifici, nonché per conservare le porte e i portoni antichi e degni di tutela»
Nelle aree di verde pubblico – spiega il consigliere Italo Crisileo – «saranno previste ampie zone ombreggiate, con alberi a medio e alto fusto, privilegiando essenze tipiche particolarmente adatte a garantire il filtraggio delle polveri e delle sostanze inquinanti. I muri di contenimento dovranno essere in tufo grigio di recupero o in altra pietra squadrata anticata. Altre norme riguardano la salvaguardia e la piantumazione di alberi, anche in occasione della realizzazione di nuove opere e spazi pubblici, così come non potranno essere abbattuti (salvo casi eccezionali) gli agrumeti e gli esemplari arborei di particolare pregio e rarità».
Altre norme promosse dal gruppo capeggiato da Aveta riguardano «la previsione di stalli per disabili in ogni parcheggio pubblico, in proporzione di uno ogni venticinque stalli, e comunque non meno di uno, laddove la proposta iniziale era di uno a cinquanta».
«Quanto agli interventi edilizi – conclude Aveta – sono state previste norme di natura tecnica, finalizzate a preservare quanto più è possibile il decoro urbano, il valore estetico e storico dei fabbricati, l’utilizzo di materiali di recupero o comunque conformi all’aspetto originario. Lo scopo, pertanto, non è limitare o vincolare le iniziative dei privati, quanto favorirle e indirizzarle in una direzione che, nel lungo termine, possa garantire alla nostra città un’immagine più bella e accattivante. Tutto ciò è stato reso possibile dalla leale collaborazione tra maggioranza e opposizione su un tema che non può avere posizioni contrapposte, accantonando la diffidenza pregiudiziale nei confronti delle proposte provenienti dalla minoranza. Prossimo obiettivo è quello di lavorare a un documento che completi il regolamento edilizio e che preveda di premiare, con incentivi o sgravi (ad esempio riduzione degli oneri di urbanizzazione, i progetti dei privati che siano riconosciuti di particolare pregio architettonico, ambientale ed energetico».