Mondragone. L’AMBC è già intervenuta sulla visita del sottosegretario Sgarbi, ormai in uscita dal governo Meloni. Anche per dare atto che la destra locale (FdI) aveva da subito criticato la visita dell’esponente del governo di destra, in controtendenza con quello che accadeva nella Capitale e in giro per l’intero Paese: https://giornalenews.it/ambc-a-proposito-della-visita-del-sottosegretario-sgarbi-a-mondragone-di-qualche-mese-fa/.
Ora a certificare l’incompatibilità è arrivata la delibera dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM: https://www.agcm.it/dotcmsdoc/conflitto-di-interessi/P30876.pdf. L’AGCM ha stabilito che il Prof. Vittorio Sgarbi ha esercitato attività professionali in veste di critico d’arte, in materie connesse con la carica di governo a favore di soggetti pubblici e privati, in violazione dell’articolo 2, comma 1, lettera d) della legge 20 luglio 2004, n. 215. E tra queste attività c’è anche la conferenza sul tema “Arte e vino”, tenuta a Mondragone (CE) il 04/08/2023. “Analoghi profili di connessione -scrive l’AGCM- sono infine sussistenti per gran parte delle lezioni magistrali tenute dal Prof. Sgarbi, ovvero delle relazioni a eventi ai quali lo stesso ha partecipato in qualità di storico e critico d’arte” e nella nota 126 a pag. 26 è riportata infatti l’iniziativa mondragonese.
Nel nostro precedente comunicato ci chiedevamo quali fossero state le ricadute sulla città di Mondragone di una tale presenza, anche considerando l’esborso di soldi pubblici. Le ricadute d’immagine e promozionali non le abbiamo viste (e mai le vedremo). Al netto del solito bollettino: https://thereportzone.it/?p=39360 e della solita propaganda del solito: https://www.facebook.com/1149067338/videos/2470239953156286/.
Mondragone – e questa è l’unica ricaduta certa- è stata trascinata anche in questa vicenda -non certamente esaltante- per colpa dell’Amministrazione Lavanga. Vogliamo sperare che qualche Consigliere comunale intervenga formalmente per chiedere conto di questa ennesima figuraccia e coinvolga anche la Corte dei conti affinché si accertino eventuali profili di danno erariale.