Mondragone. Da tempo l’AMBC insiste sulla necessità di dire “Stop al consumo di suolo” (https://giornalenews.it/ambc-stop-al-consumo-di-suolo-una-mozione-consiliare-a-sostegno-della-proposta-di-legge-del-forum-salviamo-il-paesaggio/) e di recente abbiamo lanciato un appello (ai Consiglieri comunali, alle Associazioni e ai Cittadini) per promuovere anche a Mondragone la raccolta di firme sulla proposta di legge regionale contro i cambiamenti climatici (https://www.casertanotizie.com/politica/2024/01/19/ambc-firmiamo-per-la-proposta-di-legge-regionale-contro-i-cambiamenti-climatici/). Appello per ora andato a vuoto.
E’ partita di recente una nuova campagna nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio, che da anni l’AMBC segue attivamente, che – basandosi sui dati ufficiali sul consumo di suolo registrati dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) tra il 2006 e il 2022 – ha riassunto in un agevole foglio di calcolo tutte le cifre utili per comprendere rapidamente le trasformazioni urbanistiche avvenute in ognuno dei Comuni italiani, gli ettari di suolo naturale perduto negli ultimi 16 anni (cioè quanto cemento e asfalto hanno sostituito la “terra” naturale), la percentuale di superficie comunale impermeabilizzata (cioè l’avvenuta “antropizzazione”), il costo annuale in migliaia di euro derivante dalla perdita della risorsa suolo per ciascun Comune e il debito complessivo da ciascuno accumulato. Un debito ecosistemico e ambientale, ovviamente. Ma anche economico-finanziario. E il “bilancio” è drammaticamente negativo. La perdita di suolo genera un “danno” non soltanto sotto il facilmente intuibile profilo ambientale, ma anche sotto quello economico-finanziario: un aspetto, purtroppo, poco valutato dalle nostre amministrazioni. Proviamo a spiegarlo: “il suolo (“strumento” essenziale per contrastare il cambiamento climatico) – sottolinea il Forum – fornisce molteplici preziosi servizi ecosistemici, in particolare: stoccaggio e sequestro di carbonio, qualità degli habitat, produzione agricola, produzione di legname, impollinazione, regolazione del microclima, rimozione di particolato e ozono, protezione dall’erosione, regolazione del regime idrologico, disponibilità di acqua, purificazione dell’acqua. Per essere più espliciti: ogni ettaro di suolo libero assorbe circa 90 tonnellate di carbonio; ogni ettaro di suolo libero è in grado di drenare 3.750.000 litri d’acqua; ogni ettaro di suolo libero, coltivato, può sfamare 6 persone per un anno.” Il costo è stato quantificato complessivamente tra 79.000 e 97.000 € l’anno per ciascun ettaro di terreno libero che viene impermeabilizzato. Per facilitare i calcoli, il Forum ha adottato il valore medio (e “prudente”) di 88.000,00 € per ciascun ettaro di suolo consumato/impermeabilizzato, che sarebbe opportuno inserire come costo nei bilanci sociali/bilanci di sostenibilità/bilanci ambientali annuali dei nostri Comuni, a partire dall’annualità in cui il consumo di suolo viene accertato. Qualcuno potrà ridurre tutto ciò a un puro “esercizio di stile “, in quanto non c’è uscita di cassa, non c’è pagamento né saldo “fisico”, ma il costo e il debito ci sono, eccome. Basti pensare a quanti miliardi di euro sono stati necessari soltanto per tamponare i danni causati dai più recenti eventi estremi che hanno colpito l’Italia.
Vediamo ora i dati elaborati dal Forum per Mondragone: il consumo di suolo (Anno 2022) è stato di 2,99 ettari, 29.990 mq (12,99%); dal 2006 al 2022 sono stati consumati 42,56 ettari (425 mila mq), con una perdita al 2023 da mettere in bilancio pari a 3.745.280 €. Dati non agghiaccianti (come, per esempio, quelli di Arzano, Casavatore, Torre Annunziata o Melito di Napoli, per restare in Campania), ma che comunque appalesano un progressivo e sistematico consumo di suolo anche da noi, che va arrestato (finché si è ancora in tempo). Questa è la tabella con i dati di tutti i Comuni italiani elaborata dal Forum, a disposizione di tutti coloro che vorranno analizzarli e approfondirli: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/wp-content/uploads/2024/02/DATI_Costi_Servizieco_SINTESI.pdf.
Dati che facciamo circolare con la speranza che chi amministra la nostra città non continui a restare indifferente e con l’auspicio che si possa avviare una discussione (circostanza – ahinoi – alquanto remota), ragionando su cifre accertate, così da poter rendere più semplice decidere che il suolo che ci resta è il futuro della nostra comunità! Coloro che vorranno, potranno anche inviare una lettera al Sindaco (questa è la “Lettera per il mio Sindaco” messa a punto dal Forum: QUI versione standard).