Mondragone. Uno dei tratti che caratterizza una “buona amministrazione” è senz’altro la capacità di agire con la massima trasparenza. “E la mancanza di trasparenza è, purtroppo, uno dei tanti limiti dell’Amministrazione Lavanga, ha sottolineato Gianni Pagliaro portavoce dell’AMBC. Un limite che si appalesa già a partire dal sito istituzionale. Ci sono poi settori dell’attività amministrativa che più di altri risultano avvolti nella più fitta nebbia.
È il caso, per esempio, dei progetti relativi al PNRR. L’AMBC ha aderito e partecipa – a livello nazionale – all’Osservatorio Civico PNRR (https://osservatoriocivicopnrr.it/#chi-siamo), che si pone l’obiettivo di monitorare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanziato con il Recovery and Resilience Facility in tutte le sue diverse fasi e più di una volta – a livello locale – si è pubblicamente appellata (ma invano) all’Amministrazione per avere informazioni e coinvolgimento. In attesa di sapere qualcosa da chi ha l’obbligo di informare i cittadini, abbiamo chiesto a Dario Caprio di farci una panoramica su ciò che sta accadendo da noi a proposito del PNRR.”
“Utilizzando fonti ufficiali (purtroppo non sempre puntualmente aggiornate), ha dichiarato Dario Caprio, sappiamo che i progetti che interessano il comune di Mondragone sono 74, per 25,5 milioni di €. Il comune di Mondragone ha presentato 11 progetti (per 10,48 milioni di €), la regione Campania 5 progetti (per 5,20 milioni di €), l’Azienda Sanitaria Locale 1 progetto (per 2 milioni di €) e l’Amministrazione Provinciale 1 progetto (per circa 671mila €). Ci sono poi alcuni progetti presentati dalle scuole (dal Liceo Scientifico “G.Galilei”, dall’ISISS “Nicola Stefanelli e dalla “Michelangelo Buonarroti”) e appena due progetti da parte di imprese private.”
“I progetti regionali riguardano l’Ospedale di Comunità per 2,89 milioni di € e la Casa di Comunità per 1,91 milioni di €, ambedue da allocare in via degli Oleandri 85, ove si prevede anche un Centro Operativo Territoriale (avremmo preferito scelte senza consumo di suolo e almeno per la Casa di Comunità un’allocazione al centro della Città). Vi è poi un progetto relativo ad un ecotomografo multidisciplinare e il già noto progetto PINQUA (https://www.casertanotizie.com/politica/2023/11/30/ambc-oltre-2-milioni-di-euro-per-efficientamento-energetico-e-riqualificazione-edifici-acer-di-mondragone/).
“Per quanto riguarda i progetti comunali, ha aggiunto Dario Caprio, ci muoviamo sempre dalle parti delle solite strutture che da anni drenano risorse (comunitarie, statali e regionali), pur restando perennemente incomplete: 3,84 milioni di € per la messa in sicurezza e rifunzionalizzazione del Palazzo Ducale e oltre 800mila € per la messa in sicurezza e rifunzionalizzazione della parte del Palazzo acquistata dagli eredi Tarcagnota (che, come si ricorderà, ha goduto di tanti altri fondi comunitari per diventare un Centro Servizi Turistici). Ci sono poi un paio di piccoli progetti di welfare (per il sostegno alla capacità genitoriale e per la prevenzione del burn out) e alcuni progetti relativi a strutture scolastiche (palestre). Compare anche un Centro Servizi su Viale Regina Margherita, del quale sappiamo soltanto che dovrebbe costare 1,09 milioni di € e, infine, un Asilo Nido in via Mameli che dovrebbe costare 1,33 milioni di €.”
“L’impressione comunque che si ha – a proposito dei progetti comunali – è quella di progetti triti e ritriti, dei soliti siti e delle solite idee. In generale Mondragone non è apparsa particolarmente attiva su questo fronte. Sessa Aurunca, per esempio è interessata da 80 progetti, Capua da 93, Maddaloni da 119, Marcianise da 127, Santa Maria C. V. da 135 e Aversa da 227 progetti.”
“L’Amministrazione Lavanga, ha sottolineato Gianni Pagliaro, si conferma anche in questo caso a corto di idee, disorganizzata e costretta a ricicciare la solita solfa. Siamo sempre felici quando notiamo interesse verso l’infanzia e leggiamo della previsione di un Asilo Nido. Qualcuno ci dovrebbe prima dire però quando sarà reso funzionante l’unico Asilo Nido ad oggi esistente, quello accorpato alla Scuola Arcobaleno di piazzale Rodari e come si intende gestire quella struttura che per ora resta inutilizzata. Quanto, infine, ai tanti soldi pubblici che ancora una volta vengono chiesti per il solito Palazzo Ducale e per la solita parte di Palazzo comprata dagli eredi Tarcagnota, stiamo ormai parlando di 2 pozzi di San Patrizio, di sperperi e di reiterate illegalità, almeno per quanto riguarda il CST che doveva sorgere nella struttura comprata dagli eredi Tarcagnota e che nessuno ha mai visto. Strutture pubbliche che restano incomplete da anni, strutture pubbliche scarsamente utilizzate e comunque votate ad essere dei perenni cantieri, strutture pubbliche concesse senza gara a privati e senza alcun beneficio per l’intera collettività, strutture pubbliche che spesso sfuggono ad una corretta gestione, ma che comunque gravano sulla collettività in termini di costi, spesso ingenti. Questo è il desolante quadro dei beni comuni.”
“L’AMBC coglie l’occasione per augurare a tutte e a tutti una BUONA PASQUA”.