Lusciano. In merito alle problematiche evidenziate in questi giorni ed in particolare con la delibera con cui la Giunta Comunale di Lusciano ha deliberato la dichiarazione di dissesto finanziario da discutere e deliberare nel consiglio comunale convocato per il 22 e 23 aprile prossimo, è necessario fare chiarezza sul percorso scelto per il risanamento dei conti pubblici.
Innanzitutto, bisogna precisare che si procede con il dissesto finanziario nel caso in cui l’ente locale non sia più in grado di svolgere le proprie funzioni e di erogare servizi indispensabili, ovvero non sia in grado di assolvere ai debiti liquidi ed esigibili. E sicuramente questo non è il caso di Lusciano, in quanto nei dieci anni di amministrazione Esposito tutte le imprese fornitrici di beni e servizi sono state sempre regolarmente pagate, tutti i servizi essenziali sono sempre stati garantiti senza aumentare i tributi a carico dei cittadini.
Il Comune di Lusciano negli ultimi anni non ha mai fatto ricorso ad anticipazione di Tesoreria, cioè farsi prestare denaro dalla Banca per far fronte ai propri impegni, ed ha sempre avuto la capacità finanziaria per contrarre nuovi mutui.
Per alcune somme indicate nel rendiconto, su 15.937.839,54, la maggior parte di essa, pari a circa 12.000.000,00 è costituita dal Fondo crediti di dubbia esigibilità, che, lo ricordiamo è un fondo di accantonamento di somme da utilizzare per compensare la mancata riscossione di tributi comunali.
In altre parole, non sono debiti ma una forma di garanzia per evitare che vengono impegnate somme di difficile riscossione, ma pur sempre di crediti si tratta.
Esistono, poi, dei parametri che indicano quando un comune è strutturalmente deficitario, cioè in grado di provocare il dissesto finanziario, ed in tal caso gli enti, per evitare il dissesto possono attivare la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, cioè il c.d. predissesto. Tale procedura, avviata autonomamente dall’ente, eviterebbe il ricorso alla gestione commissariale dell’OSL e lascerebbe la gestione finanziaria in capo all’organo elettivo, sebbene l’ente sia sottoposto a penetranti controlli volti a impedire che la situazione sfoci in un dissesto. Evidentemente l’amministrazione Mariniello si è giudicata incapace di programmare e gestire l’eventuale risanamento dell’ente.
L’amministrazione Mariniello avrebbe potuto essere consegnata alla storia per l’opera di miglioramento dei conti, per la realizzazione di infrastrutture, perfezionamento dei servizi essenziali; invece, ha deciso di passare alla storia dichiarando il FALLIMENTO del comune di Lusciano, per la prima volta della storia del Paese. Tale procedura avrà come conseguenza che saranno imposti dei limiti sulla contrazione di nuovi mutui e ai pagamenti in conto competenza, oltre alla possibilità di aumentare imposte e tasse locali per riequilibrare lo stato dell’ente. Il personale sarà ridimensionato e cessare le tante collaborazioni stipulate in questi ultimi mesi.
Inoltre, non è vero, come afferma il presidente del consiglio comunale, che la responsabilità è del Sindaco Esposito e del responsabile del servizio finanziario, ma, eventualmente di tutti gli amministratori che vi hanno concorso. Sarà anche vero che l’assessore al bilancio non ha funzione di “polizia investigativa”, ma è sicuramente un organo di raccordo tra gli Uffici ed il Consiglio comunale dotato di potere di indirizzo amministrativo. Quando in Consiglio Comunale l’assessore al bilancio legge la relazione e la proposta di deliberazione, fa propria quella relazione e ne assume la responsabilità del insieme a tutti i consiglieri che ne approvano il contenuto. Attualmente, tra i componenti della nuova amministrazione sono diversi consiglieri o assessori che nelle precedenti amministrazioni rivestivano il ruolo di assessore al bilancio con poteri di indirizzo amministrativo; questi signori non possono pensare di salvarsi con il famoso “salto della quaglia” e buttare fango sull’amministrazione Esposito.
Ulteriore precisazione allo stato confusionale e farneticante in cui versa il presidente del consiglio comunale la fornisce l’art. 265 del TUEL: Il risanamento dell’ente locale dissestato ha la durata di cinque anni, decorrenti da quello per il quale viene redatta l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato… altro che tre o sei mesi di cui vaneggia il presidente del consiglio comunale. Infine, l’OSL che sarà nominato sarà remunerato con compenso di circa 30.000,00 euro annuo per ogni componente, e saranno tre, per tutta la durata della procedura di risanamento ed a carico dei cittadini di Lusciano.
Per fare tutto ciò il sindaco Mariniello ha nominato, da ottobre a febbraio ben cinque responsabili finanziari, preferendo dare l’incarico all’esterno e mortificando le professionalità interne con lo stesso ruolo; ha dato incarico ad una società esterna per redigere il rendiconto ed il bilancio previsionale 2024/2026 per la cifra di 18.000,00 per tre mesi, ha conferito incarico ad una ulteriore società per fare gli stipendi ai dipendenti alla modica cifra di circa 50.000,00 annue, ed il nuovo responsabile del servizio finanziario a mezzo servizio con il Comune di Calvi Risorta incaricato con la condizione “di dichiarare il dissesto”, con ulteriore retribuzione di 12.000,00 per un anno. Con l’amministrazione Esposito queste incombenze venivano svolte senza oneri per il comune utilizzando personale interno.
Il sindaco Mariniello ben ha pensato sì al bene, ma a quello proprio e dei propri amici, intanto che distrugge il futuro di Lusciano, sì è accomodato sula poltrona di consigliere provinciale, sta manovrando, fin dall’inizio della sua candidatura a sindaco, per avere una candidatura alle prossime elezioni regionali facendosi vanto di aver dichiarato il Fallimento del Comune e distruggendo la speranza di risanamento e di rinascita di Lusciano.
Sarà vero, allora, come dicono le voci di corridoio, che l’attuale Sindaco Mariniello non riesce ad amministrare perché ostaggio della sua giunta e di qualche cattivo e spregiudicato consigliere? Ai posteri l’ardua sentenza.