Roma. Interrogazione a risposta in commissione presentata dal deputato della Lega, Gianpiero Zinzi, al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per sapere: se il Ministro interrogato non intenda avviare l’esercizio delle attività di controllo e sostitutive di competenza, previste dall’articolo 152 del decreto legislativo n. 152 del 2006, affinché, attraverso un commissario ad acta, sia garantita ai cittadini del distretto di Caserta l’efficienza del servizio idrico integrato.
In quanto con precedente atto di sindacato ispettivo n. 5-00962, l’interrogante ha evidenziato una serie di ricorsi al Tar-Campania per criticità, anche finanziarie, negli atti di affidamento del servizio idrico integrato dell’ambito distrettuale di Caserta, ad Idrico Terra di Lavoro Spa (Itl), da parte del Gestore ente idrico campano (Eic), chiedendo al Ministro di adottare iniziative specifiche, anche attraverso l’esercizio di poteri di controllo e sostitutivi, affinché sia garantita ai cittadini l’efficienza del servizio idrico integrato;
il Ministro, in attesa degli esiti dei ricorsi, ha promesso di mantenere «l’attenzione sulla vicenda al fine di assicurare la salvaguardia della qualità del servizio e della risorsa idrica a tutela dei cittadini»;
recentemente, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato il decreto direttoriale n. 203 del 6 maggio 2024, che assegna 1.024 milioni di euro aggiuntivi, oltre ai 900 milioni iniziali, alla «Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti» di cui alla misura M2C4 – I 4.2 del PNRR;
tra le poche istanze non ammesse al finanziamento vi è quella presentata dall’Eic, con attuatore Itl, relativa al progetto: «Interventi digitalizzazione e distrettualizzazione reti di distribuzione ambito distrettuale Caserta per controllo ottimale e implementazione azioni finalizzate alla riduzione delle perdite idriche», per euro 49.993.740,00;
il rigetto è dovuto alla mancanza di requisiti di ammissione, di cui all’articolo 4, lettera d), dell’Avviso di gara, ed in particolare per l’assenza della convenzione di gestione, come risultante dalla valutazione originaria dell’istanza, trattandosi, pertanto, di un atto amministrativo obbligatorio ai fini della gestione;
secondo l’interrogante, si tratta di un inaccettabile, cattiva amministrazione che, per irregolarità gestionali, fa perdere alla comunità del distretto di Caserta circa 50 milioni di euro di opere per la sistemazione delle reti, in una situazione di estrema necessità, vista la situazione disastrosa in cui versano le condutture e l’ammontare delle perdite esistenti;
la vicenda che si aggiunge ad un lungo elenco di disservizi e situazioni al limite dell’illegittimità, già evidenziate nella sopraccitata precedente interrogazione, ha fatto grande scalpore sui media e richiamato le critiche dei contribuenti, che chiedono l’accertamento delle responsabilità e l’assunzione delle determinazioni consequenziali.