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Politica

Burocrazia comunale: nuove leve, ma solite illegalità. Ennesimo pasticcio sul campo sportivo

Mondragone. Associazione Mondragone Bene Comune. Non c’è proprio niente da fare: quella di Lavanga è un’Amministrazione pasticciona, arrogante ed incapace, i cui tratti distintivi sono il sopruso e l’illegalità. E anche le nuove leve (che tanto nuove poi non sono), appena mettono piede nella “suburra comunale” si adeguano all’andazzo (quando si dice: chi si somiglia si piglia). È successo al responsabile dell’Area VII Urbanistica, Edilizia, Patrimonio, Demanio e SUAP, il quale ha confezionato una determina con relativo allegato, la n. 1142/2024, per l’utilizzo temporaneo del Campo sportivo, che non può che definirsi un ennesimo “capolavoro”.

La determinazione del 24/5/2024 premette che ben 4 anni e mezzo fa, nel dicembre 2019, il Consiglio comunale approvava la modalità di gestione dell’impianto, seppur indirettamente, approvando cioè un Regolamento che conteneva tale opzione, ma in assenza di qualsiasi analisi tecnica e di piano economico. Domanda: sulla base di quali dati e analisi il Consiglio comunale approvò quella modalità gestionale?

Nel Regolamento approvato si optava per la forma indiretta, attraverso la procedura ad evidenza pubblica, trattandosi di “impianto a rilevanza economica” (ricordiamoci di questa caratteristica sancita da quel Consiglio). E premette anche che con una delibera del settembre 2023 la Giunta forniva atto d’indirizzo per l’affidamento in concessione pluriennale dell’impianto sportivo. Quest’ultimo, come abbiamo denunciato in lungo e largo, è un atto assolutamente illegittimo, non fosse altro perché contrastante con quanto stabilito dal Consiglio comunale 4 anni prima.

Fatte queste premesse, anche il “nuovo” funzionario si rifugia però “nelle more di …”, si impegna cioè a presentare una relazione tecnico-illustrativa e il piano economico finanziario di concessione e gestione, ma in attesa della procedura ad evidenza pubblica, come avevamo facilmente previsto, autorizza anche lui “i soliti noti” a godere di un bene pubblico senza alcuna comparazione tra soggetti aventi identici interessi.

Il “nuovo” funzionario “che avanza” non ci dice (perché è appunto “nuovo”) per quali motivi quegli atti (relazione e piano) non siano stati già fatti 4 anni e mezzo fa, per mettere i Consiglieri in condizione di decidere a suo tempo con cognizione di causa in ordine alla modalità di gestione, né per quale motivo da quando si è insediato non ha provveduto direttamente lui. E non fissa alcun termine (giorni, mesi o anni?) per far maturare “queste eterne more”. Si limita soltanto a sostenere che “si procederà nel più breve tempo possibile”. Vaghezza che potrebbe portare a scavallare anche il prossimo campionato, ovviamente.

Tutto come previsto, tutto come sempre.

Nello schema di convenzione (il nome del file dell’atto allegato alla determina è: “Schema di convenzione Campo calcio Fossanova”) si fa ancora riferimento ad un presidente che le cronache certificano sospeso e temporaneamente sostituito, non si inseriscono tra le spese che la società calcistica dovrebbe accollarsi anche quelle relative al consumo di energia elettrica (perché?) e – soprattutto- non viene previsto alcun canone. Ma non è un “impianto a rilevanza economica”, come stabilito dal Consiglio comunale e come richiamato dallo stesso “nuovo funzionario”? E allora, perché se è “a rilevanza economica” e la gestione – quindi – è produttiva di reddito, chi lo gestisce non deve versare nelle casse pubbliche neppure un euro? L’Assessore con delega allo sport non ha nulla da dire? E quello con delega al bilancio?

Mancano, infine, del tutto le verifiche in ordine ai requisiti di “onorabilità”, una questione niente affatto secondaria, visti anche i recenti fatti di cronaca, con relative squalifiche ed ammende.

Nei prossimi giorni trasmetteremo questi atti all’ANAC e alla Procura della Corte dei conti. Intanto, vogliamo sperare che qualche Consigliera o Consigliere comunale si attivi e nell’esercizio delle proprie funzioni ponga in essere iniziative per contrastare questo ennesimo abuso e questa ulteriore illegittimità.

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