Mondragone, un Sindaco “nel pallone” che sul Cimitero comunale “ha perso la brocca”

Mondragone (Associazione Mondragone Bene Comune). Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, come riporta puntualmente la pagina Fb del MMA, il sindaco Lavanga – come gli capita sempre più spesso – ha “perso la brocca” e incapace di reggere alle argomentazioni sul Cimitero comunale della Consigliera del Movimento Mondragone Attiva Marika Pero, si è lanciato istericamente e immotivatamente contro qualche cittadino che assisteva tra il pubblico. Una scena pietosa, messa su al solo fine di “buttarla in caciara”, in quanto incapace di rispondere nel merito delle questioni sollevate sullo scandalo del nostro Cimitero. Una sceneggiata indegna di un’assise democratica, allestita nell’imbarazzante silenzio del presidente del Consiglio, il quale ancora una volta non è riuscito a garantire il rispetto delle regole del gioco e la praticabilità d’azione per tutti i Consiglieri. La lettura dell’utile Report del Movimento Mondragone Attiva fa cogliere tutta l’inadeguatezza politico-amministrativa di quest’Amministrazione, ma purtroppo anche la cifra arrogante e antidemocratica che la distingue sempre di più: https://www.facebook.com/movimentomondragoneattiva/).

Ma perché tanta isteria?

Per chiarire un così tanto nervosismo, premettiamo ancora una volta una sintesi della “vicenda cimitero”: https://giornalenews.it/ambc-il-deputato-francesco-emilio-borrelli-porta-il-cimitero-di-mondragone-sul-tavolo-del-governo/ e ci agganciamo a quanto il Sindaco ha dichiarato a Pierluigi Benvenuti de Il Mattino.

1. “Sulla vicenda – ha sottolineato Lavanga a Il Mattino- c’è un’indagine in corso della Corte dei conti. Su alcuni aspetti sono state informate anche le autorità competenti.” Come si ricorderà, l’AMBC nel 2019, dopo ripetuti interventi a mezzo stampa, stante il silenzio e l’inerzia dell’Amministrazione Pacifico, inviò un esposto alla Procura della Corte dei conti (e non solo). Corte dei conti che ovviamente avrà avviato una dovuta indagine. E chi era a quel tempo delegato al Cimitero comunale? Era il vicesindaco Francesco Lavanga.

2. Il Sindaco, sempre come riportato da Il Mattino, sottolinea poi: “Sono quattro anni, prima come vicesindaco e ora come sindaco che sto seguendo la vicenda, ma ci vuole il tempo necessario.” E no, “smemorato” sindaco Lavanga: sei stato vicesindaco e delegato al cimitero per 5 anni con Pacifico e da 2 anni sei il sindaco di questa “disgraziata città” (senza contare gli oltre tre anni di assessore che hai accumulato durante la sindacatura di Cennami). Sette anni ti sembrano pochi? Eppure, è il tempo della durata della massima carica dello Stato. Per risolvere i problemi del Cimitero, vuoi l’eternità?

3. Il Sindaco, nella dichiarazione rilasciata a Il Mattino, prosegue dicendo che: “L’approvazione del regolamento è il primo passaggio. Ci permetterà di fissare delle tariffe per i servizi e di individuare poi un partner, un soggetto terzo, al quale affidarli, consentendo anche delle entrate per le casse dell’ente.” E’ esattamente ciò che le Amministrazioni Pacifico e Lavanga (per fermarci alle ultime 2) avrebbero dovuto fare nel 2017, nel 2018, nel 2019, nel 2020, nel 2021, nel 2022, nel 2023 o nei primi 6 mesi del 2024 e non hanno mai fatto.

4. Il Sindaco ha poi spiegato – continua Il Mattino – come dal suo punto di vista non si configuri alcun danno erariale: “Questo si configura quando l’ente fornisce servizi e a seguito di quest’erogazione non vi è corrispondente introito economico. In questo caso, il Comune non ha erogato alcun servizio cimiteriale perché la sua pianta organica è stata da sempre prive delle professionalità e delle qualifiche specifiche richieste. Ci si può interrogare sul perché di questa situazione; però, da qui a dire che c’è un danno erariale o che ci sono delle illegittimità ce ne passa”. Questa è una dichiarazione che ha dell’incredibile e che non fa onore alla carica che riveste. I servizi cimiteriali costituiscono servizi pubblici locali di interesse generale, a domanda individuale e a rilevanza economica, posti dalla legge in capo al comune, che li assolve, svolgendoli direttamente, con personale dipendente dello stesso oppure affidandoli in appalto ad aziende specializzate. Infatti, il sindaco al precedente punto 3 ha dichiarato che individuerà (speriamo sia il Consiglio a decidere comunque la modalità di gestione) un soggetto terzo per la gestione del Cimitero. Quindi, sa che quelli che operano oggi e che hanno operato per anni e anni lo hanno fatto abusivamente, illegalmente. E chi è che doveva agire, controllare, verificare ed evitare che in una struttura pubblica si operasse senza alcuna autorizzazione? D’altra parte, perché invece la ditta che si occupa di lampade votive è scelta e autorizzata dal Comune (con o senza gara)? Stando al “delirio” del Sindaco, anche per le lampade votive, il Comune che non ha personale e professionalità, potrebbe astenersi dall’erogare il servizio e lasciarlo alla giungla dei privati, come è successo per sepolture, inumazioni, tumulazioni, esumazione, estumulazione, e altro. Quanto, infine, al danno erariale (che, a nostro avviso, c’è eccome, ma aspettiamo le determinazioni della Corte dei conti), un Sindaco “ormai nel pallone” prima dice che non c’è danno erariale perché non eroga il servizio e poi ammette che il regolamento, le tariffe e l’affidamento all’esterno, una volta acquisiti, consentiranno “anche delle entrate per le casse dell’ente”. Quindi, ammette che siccome per 7 lunghi anni il regolamento, le tariffe e l’affidamento esterno (attraverso gara) non ci sono stati per colpa sua (e non solo), le entrate per le casse dell’ente non ci sono state. Con relativo danno erariale!

Sindaco Lavanga, stai sereno. Il guaio ormai è stato fatto. E da tempo! – Associazione Mondragone Bene Comune.

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