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Politica

Orta di Atella, il PD: città ferma, dal Sindaco solo proclami, si dimetta

Orta di Atella. In un comunicato stampa pervenuto alla nostra redazione il commissario PD di Orta di Atella denuncia lo stato precario della città che è “ferma” e vuole le dimissioni del sindaco Antonio Santillo che si è dimenticato del famoso “rilancio di Orta” più volte proclamato in campagna elettorale.

“È passato oltre un anno dall’elezione di questa Amministrazione e siamo ancora nella fase degli proclami. Il Sindaco e suoi proseliti, attaccati morbosamente alla poltrona, ad ogni pubblica occasione trovano il tempo di pontificare sé stessi e sbandierare ai quattro venti la favola dei progetti in cantiere per il fatidico rilancio (?) della Città, ma il loro vagheggiamento si scontra con la triste realtà di chi vive quotidianamente Orta di Atella” – così inizia la durissima constatazione di Giacinto Meta, commissario cittadino per Orta di Atella del Partito Democratico.

“Un’azione amministrativa pressappochista – continua la nota – insipiente e manifestamente inadeguata fa da sfondo ad una città sempre più lercia, indecorosa, con strade ridotte a un colabrodo, interi quartieri monchi di pubblica illuminazione, impianti sportivi derelitti (a proposito che fine hanno fatto lo stadio, il palazzetto dello sport ed il bocciodromo?), strutture scolastiche al collasso con bambini costretti a trovare ospitalità nei paesi limitrofi, un parco giochi (altra favola di collodiana memoria) che avrebbe dovuto essere l’ombelico del mondo Ortese e che, invece, non si sa che fine abbia fatto. Senza tralasciare lo stato di abbandono in cui versa il settore Politiche Sociali: fallimentare, clientelare ed incapace di leggere le reali esigenze della Città negando servizi indispensabili per le fasce più deboli della popolazione. Per non parlare del Piano (sic!) di rifacimento della rete stradale: sconnesso, tutt’altro che capillare, senza un’apparente logica che non ha risolto la spinosa questione della sicurezza e della transibilità sul territorio cittadino.

Eppure, nonostante la totale assenza di una visione strategica che sia capace di restituire dignità ad Orta di Atella, nonostante la sciagurata gestione di questo primo scialbo anno trascorso senza idee e caratterizzato unicamente da luciferine faide intestine per rivendicare un piatto di lenticchie in più, il sindaco Collodi e il suo fedele alter ego con delega anche all’Ambiente, che non più tardi di due mesi addietro annunciava in pompa magna di voler raggiungere, udite udite, il 70 per cento (altra favola) della raccolta differenziata, trovano sempre il tempo di raccontare novelle sulla bontà dell’azione amministrativa e di confondere la cittadinanza spacciando qualche iniziativa privatistica come il balsamo di tutti i mali di Orta. Dopo la crisi di governo di inizio anno, culminata con le dimissioni farlocche del primo cittadino, ci saremmo aspettati un deciso cambio di marcia, un effettivo rilancio dell’azione amministrativa con contestuale rinnovamento della Giunta anche alla luce dei mutati assetti consiliari. Invece si è scelto di non scegliere, continuando a navigare a vista nel mare magnum della mediocrità istituzionale in attesa delle laute mance del 27 di ogni mese sulle spalle del bistrattato e martoriato popolo ortese, stanco dei giochi di potere. E fateci cortesia di non trincerarvi più dietro la scusa della crisi finanziaria dell’ente culminata con l’ennesimo dissesto: a Maggio 2023 sapevate benissimo che Orta non è Bassano del Grappa!

La realtà, caro sindaco, è diversa ed è sotto gli occhi di tutti: siete la peggiore amministrazione mai vista ad Orta, totalmente inadeguata in un periodo storico dove Comuni cugini stanno sfruttando appieno le ghiotte opportunità provenienti dall’Europa per ridisegnare il volto delle proprie città.

A questo punto, la soluzione ve la diamo noi: fate un passo indietro, consentite alla Nostra Città di voltare pagina e di lavorare ad un’esperienza politica e amministrativa seria per costruire un futuro dignitoso!” conclude Giacinto Meta, commissario PD Orta di Atella.

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