Comune di Caserta, dopo la bufera giudiziaria al via la verifica

Caserta. Dopo la bufera giudiziaria che ha travolto il 13 giugno scorso il Comune di Caserta, il sindaco Carlo Marino ha deciso di dar vita ad una serie di incontri con i gruppi consiliari per arrivare alla redazione di un documento di fine consiliatura (2026), che, nell’intenzione dello stesso Marino, dovrebbe essere condiviso con tutte le forze che sono interessate a partecipare; incontri che forse potrebbero portare a qualche cambio nell’esecutivo, con un allargamento ad altri consiglieri di area centrosinistra.

Oggi quindi il primo cittadino ha avuto un confronto con il gruppo del PD in Consiglio Comunale, con gli Assessori, con il Commissario del PD in Campania Antonio Misiani e con la Commissaria provinciale del PD Susanna Camusso, da cui è arrivato l’auspicio di una giunta di alto profilo, anche con tecnici qualificati.

Il giorno di Sant’Antonio furono arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri, nell’ambito di un’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere su un giro di appalti comunali dati ad imprenditori in cambio di soldi e regali, l’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Marzo, i funzionari Franco Biondi e Giovanni Natale e il dipendente Giuseppe Porfidia, tutti rimessi in libertà dal Riesame. Tra gli indagati anche il vice-sindaco Emiliano Casale, che risponde di voto di scambio. Un’indagine importante, che segue una prima del 2021 relativa ad un appalto del servizio rifiuti bandito dal Comune, in cui rimase coinvolto lo stesso Marino, che per quei fatti è attualmente sotto processo a Santa Maria Capua Vetere.

Di fronte alle avversità giudiziarie, specie dopo l’ultima del 13 giugno in seguito alla quale si dimise immediatamente l’assessore all’ambiente Carmela Mucherino, in quota Movimento 5 Stelle, Marino ha deciso di muoversi a passi felpati, senza dar subito vita ad un rimpasto, ma verificando la possibilità di allargare la maggioranza e coinvolgere consiglieri di centrosinistra ma che non hanno mai sostenuto Marino, come Romolo Vignola, che sfidò il sindaco alle Comunali del 2021, e Dino Fusco. I due consiglieri potrebbero entrare in maggioranza anche se per ora di nomi non ne sono stati fatti. Dovrebbero invece restare fuori dall’esecutivo i due indagati Casale e Marzo.

“Stiamo mettendo in campo – ha spiegato Marino dopo il confronto con gli esponenti del suo partito – una proposta programmatica che possa dare l’opportunità anche ad altre eventuali componenti del centrosinistra all’interno del Consiglio Comunale di poter immaginare un percorso con questa Amministrazione. Non si è parlato di Giunta, non sono stati fatti nomi, ma l’attenzione è stata focalizzata sui temi più urgenti da affrontare, ovvero l’inclusione sociale, la trasparenza, le manutenzioni, il decoro urbano.

Abbiamo ricordato le tante azioni adottate per risolvere i problemi relativi al dissesto economico-finanziario, è stato fatto un punto sul Pnrr e su tutte le opere che stiamo portando avanti e che cambieranno il volto della città. Ci rivedremo la prossima settimana, per fare un nuovo punto della situazione e per immaginare come far percepire ancora di più ai casertani la proposta politico-programmatica che stiamo mettendo in campo.

Il Pd resta saldamente il perno di una coalizione che lavora per centrare gli obiettivi programmatici proposti a inizio consiliatura e per governare a lungo questa città”.

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