Mondragone. Diremo la nostra sul prolungato black out che ha interessato gran parte della provincia di Caserta nei prossimi giorni. Per ora ancora uno sguardo ai nostri Servizi sociali. Con la chiusura di tutte le scuole una questione aperta per le famiglie è la possibilità di iscrivere i propri figli ai centri estivi. La funzione dei centri estivi va, come è noto, ben oltre le esigenze familiari (che comunque vanno considerate) e attiene alle opportunità educative e sociali a disposizione del minore una volta chiusa la scuola. In Italia (dati 2019) sono 9,8 gli utenti di centri estivi e attività pre e post scuola ogni 100 residenti tra i 3 e 14 anni in Italia. L’Emilia- Romagna è la regione con maggiore offerta: 17,6%. La Campania del “sommo Governatore”, invece, è ultima con appena l’1,1% di utenti di centri estivi e attività pre e post scuola. Mondragone, poi, fa addirittura peggio con appena lo 0,14%. Vogliamo sempre sperare che qualche Consigliera o Consigliere comunale si prenda la briga in questi giorni di verificare come l’Amministrazione Lavanga intenda spendere le risorse prenotate dallo Stato per le attività socioeducative 2024, che ammontano a 35,827.69 €: https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/comunicazione/notizie/attivita-socioeducative-dei-comuni-anno-2024-pubblicato-elenco-dei-comuni-beneficiari/. Per ora abbiamo letto soltanto una determina pasticciata, ma che si riferiva all’Ambito e che prevede una decina di giorni di centro estivo per quasi fine estate.
È tutto il settore del welfare (comunale e d’Ambito) che andrebbe comunque monitorato e reso trasparente (e purtroppo è possibile farlo con una certa facilità soltanto dai Consiglieri comunali nell’esercizio delle proprie funzioni). Andrebbe, per esempio, appurato come e se siano stati spesi fino ad oggi i fondi di solidarietà comunale destinati agli Asili nido, al Settore sociale e al Trasporto di studenti disabili. Per il futuro le cose sono destinate a cambiare: è in arrivo infatti un Decreto che stabilisce le regole e le sanzioni in caso di mancato utilizzo delle suddette quote. Il nuovo quadro normativo segue la bocciatura dei precedenti tagli, operata dalla Corte Costituzionale attraverso la Sentenza n. 71/2023, e le modifiche normative per l’istituzione, a partire dal 2025, del “Fondo speciale per l’equità del livello dei servizi”.
Ma andrebbero resi pubblici anche alcuni dati, a partire – per esempio – dal dato relativo a quanti sono a Mondragone i cittadini che stanno usufruendo delle due nuove misure di contrasto alla povertà, ossia l’assegno d’inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. E quanti sono coloro che usciti dal RdC non hanno alcuna misura di sostegno ed inclusione. Ma potrebbe essere opportuno tirare fuori finalmente anche qualche dato sulle ricadute di alcune “spese storiche”, se non altro per capire se i soldi pubblici che vengono spesi – e da tanti anni ormai – vanno a beneficio dei cittadini oppure esclusivamente del soggetto beneficiario dell’incarico. Facciamo un esempio tra i tanti: È possibile sapere le ricadute sociali dei tanti soldi che spendiamo da anni per un “fantomatico” Informagiovani?
È obbligandoli alla trasparenza (e, quindi, al rispetto delle leggi) che riusciremo forse a cambiare (almeno un po’) lo stato delle cose. Il Comune è avvolto da anni in una coltre impenetrabile e si fa fatica anche ad acquisire le informazioni minime sulla gestione. Ma se non attiviamo le necessarie iniziative – anche di denuncia, che non possono essere appannaggio esclusivo dell’AMBC – e se i Consiglieri di minoranza non eserciteranno fino in fondo i loro diritti, sarà difficile svelare i tanti altarini allestiti in questi 7 anni. In un recente intervento, a proposito del recupero di crediti per danno erariale, a seguito di sentenze della Corte dei Conti (delibera numero 92 del 13.6.2024), l’AMBC aveva chiesto di conoscere (quale diritto dei cittadini) quali sono stati i danni arrecati alla nostra città e perché tali danni si sono consumati, al punto da portare la Corte dei conti ad infliggere condanne (in soldoni!). Come è possibile che nessun Consigliere abbia avvertito l’esigenza di pretendere tali informazioni, al fine di informare correttamente la cittadinanza? Ricordiamo che il Consigliere “ha diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutte le notizie ed informazioni utili all’espletamento del mandato e per mezzo degli uffici anche degli atti di cui è in possesso inerenti le aziende, istituzioni ed enti cui l’Ente è partecipe.”
Dopo il nostro comunicato sul numero abnorme di multe per violazioni del Codice della strada e sugli apparecchi non a norma utilizzati per elevarle, i Consiglieri Cennami, Marquez e Martucci avevano presentato un’interpellanza. Sono stati convocati 2 Consigli comunali (compreso quello extra regolamentare per la cittadinanza onoraria), ma ovviamente dell’interpellanza neppure l’ombra. Perché non invocare allora la risposta scritta entro 30 giorni? In un’intervista il compianto, geniale Massimo Troisi a proposito del suo carattere, così rispondeva: “Io pigro? Forse prima … Adesso sto andando verso l’inerzia … Ho paura di arrivare alla paralisi!”.
Paralisi democratica verso la quale la nostra città è sempre più prossima.
Terminiamo con un’informazione per i giovani: la Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della pace, il Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani (al quale Mondragone non partecipa) e il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova promuovono un Bando per la formazione di un gruppo di 40 giovani costruttori e costruttrici di pace rivolto ai giovani tra i 18 e il 30 anni. Per partecipare a questo gruppo, va compilato – ENTRO E NON OLTRE IL 31 LUGLIO 2024 – il modulo di Google: https://forms.gle/Cks9SjZyTtdiNPzF9.
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