Disastro Caserta: l’opposizione raccoglie firme su Change.org per chiedere le dimissioni del Sindaco

Caserta. La gestione urbana e la politica locale sono spesso al centro di dibattiti accesi e decisioni cruciali che influenzano la vita quotidiana dei cittadini.

Di fronte alle sfide che la città di Caserta sta affrontando i consiglieri comunali di opposizione Maurizio Del Rosso, Alessio Dello Stritto, Fabio Schiavo e Elio di Caprio propongono una soluzione Tanto radicale quanto semplice: una petizione online, una raccolta firme per sollecitare le dimissioni del sindaco.

Le ragioni dietro questa mossa sono numerose, sono note e riflettono preoccupazioni comuni a tutti i cittadini. Tra le tante quelle elencate di seguito:

  • Il degrado delle aree verdi: Il nostro verde pubblico non riceve l’attenzione o i fondi necessari per la sua manutenzione, diventando così un simbolo di trascuratezza urbana.
  • Inchieste legali e della magistratura: Le ultime indagini sugli assessori e sui tecnici dell’amministrazione comunale ci hanno sbattuto in prima pagina confermando Caserta nella sua accezione negativa, oltre che a sollevare questioni di trasparenza e integrità, elementi fondamentali per la fiducia dei cittadini nelle loro istituzioni.
  • Scarso gradimento della popolazione: La percezione negativa dei cittadini nei confronti dell’amministrazione attuale è certamente indicatore di una disconnessione tra le esigenze della popolazione e le politiche implementate.

Questa petizione potrebbe rappresentare un passo significativo verso una maggiore trasparenza e responsabilità, nonché un’occasione per ripensare e riformare le strutture e le politiche urbane in vista di un futuro più sostenibile e inclusivo”, precisano i quattro.

La proposta non si ferma alle sole dimissioni, ma vuole guardare anche al futuro e suggerisce un’analisi approfondita dei bisogni della città, una pianificazione strategica e la progettazione di una Caserta rinnovata, con l’obiettivo di intercettare i fondi necessari per realizzare questi cambiamenti”.

Per firmare la petizione clicca sul link https://chng.it/C8JsnNtTzg

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