Mondragone, quando la legalità è ridotta a propaganda

Mondragone. La legalità va praticata ogni giorno, non può ridursi ad auspici ed appelli e men che mai a furbe cerimonie. La legalità non può essere di facciata e non può che trovare innanzitutto sede in tutti gli atti amministrativi e in tutte le azioni quotidiane di governo della città. “Predicare” la legalità, ma “razzolare” illegalmente è oltremodo deleterio, poiché rende le istituzioni poco credibili agli occhi dei cittadini. Dopo la parata di “donne e uomini di legge” accorsi alla cerimonia per il conferimento di una cittadinanza onoraria (organizzata contro le regole statutarie e regolamentari, oltre che contro il buon senso), ci saremmo aspettati un’inversione di rotta e il ripristino assoluto della legalità. Continuiamo invece a notare lo stesso andazzo e gli stessi mali. Due esempi tra i tanti.

  • I giornali nei giorni scorsi davano la notizia del sequestro da parte della Polizia stradale di autovelox illegali in diverse regioni italiane, a seguito di un’indagine sulla loro non legittimità. “Mancata omologazione e assenza del prototipo del sistema di rilevamento”: questa la motivazione del sequestro che fa seguito alla sentenza della Cassazione, data 19 aprile 2024. L’AMBC è intervenuta ripetutamente per chiedere quale fosse la situazione a Mondragone e per conoscere – in poche parole – se gli apparecchi utilizzati fossero omologati e se vi fossero tutti gli elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi. Chi pretende il rispetto delle regole da parte dei cittadini ha il dovere di dire se sta agendo nel rispetto delle regole oppure no, perché non può essere il primo a non rispettarle. Da anni il comune di Mondragone fa cassa con le multe elevate mediante questi apparecchi, arrivando addirittura ad essere il Comune che in Italia incassa di più a livello pro capite: https://giornalenews.it/ambc-nessuno-in-italia-guadagna-dalle-multe-piu-di-mondragone-ma-e-normale/.
    Ma mentre altrove si interviene per ripristinare la legalità (e si sequestrano gli autovelox), da noi neppure ad un’interpellanza consiliare si riesce a dare risposta, calpestando ancora una volta le regole.
  • Tempo addietro l’Associazione Mondragone Bene Comune aveva posto la questione dei cartelloni pubblicitari: https://www.casertanotizie.com/politica/2023/10/30/ambc-mondragone-e-fuorilegge-anche-per-gli-impianti-pubblicitari-su-suolo-pubblico/. Il rilascio delle autorizzazioni da parte del Comune per l’installazione su suolo pubblico di impianti per affissioni pubblicitarie in favore di operatori economici deve necessariamente essere preceduto da una procedura di evidenza pubblica in linea con la Direttiva Ue n. 123/2006 (Direttiva Bolkenstein), quella tanto cara ai balneari. Stiamo infatti parlando anche in questo caso di un numero limitato di autorizzazioni disponibili per la naturale scarsità delle risorse naturali e, quindi, deve essere garantita la par condicio fra tutti gli operatori economici potenzialmente interessati. E avevamo addirittura elencato passo dopo passo cosa si dovrebbe fare per riportare il settore nella legalità. Ma tutto resta com’è. Alla faccia della legalità invocata e propagandata!

Ha ragione don Luigi Ciotti quando afferma che: “In questi anni in cui abbiamo parlato di più di legalità è cresciuta la corruzione nel nostro Paese. Allora perché la legalità non diventi un idolo, una maschera, dato che molti hanno scelto una legalità malleabile e sostenibile, dobbiamo saldarla alla responsabilità, anche in politica”.

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