Roma. “Le analisi degli apparati investigativi impegnati nell’area metropolitana di Napoli evidenziano situazioni talvolta condizionate dalla presenza radicata di associazioni di natura camorristica. Le stesse analisi rilevano come, in alcune zone, la temporanea assenza di gruppi dominanti possa determinare forme di accesa conflittualità all’interno dei contesti criminali”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo in Question time alla Camera ad una interrogazione di Avs.
“Si tratta di scenari – ha assicurato il titolare del Viminale – che impegnano le forze di polizia e la magistratura ad intercettare ogni possibile evoluzione criminale e la capacità di mimetizzazione dei sodalizi camorristici che in Campania, come altrove, tendono sempre più a sostituire l’uso della violenza con strategie imperniate su azioni corruttive e intimidatorie. Rispetto a questo quadro, l’attenzione del ministero dell’Interno e’ massima, sia sul piano della prevenzione e contrasto delle infiltrazioni della criminalita’ organizzata nell’economia legale sia su quello della tutela delle amministrazioni locali dalle ingerenze mafiose, anche attraverso la costante azione di monitoraggio assicurata sul territorio dalle prefetture”.
“E’ sufficiente ricordare, a questo riguardo – ha proseguito Piantedosi – i 21 scioglimenti per mafia dei consigli comunali (6 dei quali in Campania) e le 19 proroghe (di cui 5 in Campania) adottati sotto questo governo, nonché le 22 Commissioni di accesso attivate presso i comuni, l’ultima delle quali disposta, nella giornata di ieri, per il comune di Caserta. Non e’ da meno il dato relativo ai provvedimenti antimafia interdittivi adottati dai prefetti nei confronti dei soggetti legati alla criminalità organizzata, ben 129 nella sola Città metropolitana di Napoli nei primi 7 mesi del 2024″.