Il senso di Oliviero e Zannini per la democrazia e la partecipazione

Mondragone. Come si ricorderà, l’Associazione Mondragone Bene Comune – AMBC aderì all’iniziativa di Rigenera Campania per una Proposta di legge di iniziativa popolare regionale contro i cambiamenti climatici, per dire “Stop al consumo di suolo”, per rilanciare fonti rinnovabili per energia pulita e acqua pubblica e per riorientare strategicamente il settore agricolo passando dalla produzione intensiva del cibo, energivora e climalterante, a quella sostenibile e per porre un argine ai livelli allarmanti di inquinamento dell’aria, dei corsi d’acqua e dei tratti di costa, di dissesto idrogeologico e di consumo di suolo. E invitò le cittadine e i cittadini a firmare: https://www.casertanotizie.com/politica/2024/01/19/ambc-firmiamo-per-la-proposta-di-legge-regionale-contro-i-cambiamenti-climatici/.

Le firme necessarie furono ampiamente raccolte e la proposta fu formalmente presentata. L’art. 54 dello Statuto regionale stabilisce che le Commissioni consiliari hanno 90 giorni dalla presentazione della proposta per poterla esaminare. Una delle Commissioni consiliari regionali chiamata in causa da questa proposta di legge è la settima, quella presieduta dal Consigliere Giovanni Zannini. Commissione che in 90 giorni (scaduti il 16 Agosto) non ha trovato tempi e modi per esaminarla. Lo Statuto stabilisce poi che trascorsi i 90 giorni suddetti, la proposta va messa all’ordine del giorno della prima seduta consiliare utile con priorità assoluta. E chi deve farlo è il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero, il quale fino ad oggi continua a restare inerte.

Di fronte a questo palese abuso e allo stravolgimento delle regole statutarie regionali, il Movimento Rigenera ha di recente scritto ai Presidente del Consiglio Regionale e delle due Commissioni consiliari cui è stata assegnata la Proposta di legge. Ma anche questa iniziativa per ora non ha sortito alcun riscontro, al punto da spingere il Movimento ad organizzare per il prossimo primo ottobre, alle 17.00, davanti alla sede del Consiglio Regionale al Centro Direzionale una manifestazione per sollecitare sia la discussione della Proposta di Iniziativa Popolare Rigenera e sia per giungere ad una sessione monotematica del Consiglio da dedicare alla crisi climatica e nel cui ambito discutere delle tante proposte e piattaforme ambientali che vivono in Campania, a cominciare dalla Proposta sul Governo del Territorio elaborata da oltre 40 Associazioni.

Duole dover constatare che coloro che continuano ad ignorare una proposta di legge di iniziativa popolare che ha raccolto oltre 13mila firme, a non rispettare le norme statutarie e ad ignorare la voce di migliaia di cittadini, associazioni ed attivisti che vogliono un cambio di rotta su tematiche come il consumo di suolo, il dissesto idrogeologico e la gestione dell’acqua pubblica, siano soprattutto due Consiglieri regionali, Giovanni Zannini e Gennaro Oliviero, eletti nel nostro territorio.

Colpisce, in particolare, l’inerzia del Consigliere regionale Giovanni Zannini, il quale come presidente della settima Commissione Ambiente, Energia, Protezione Civile dovrebbe avere particolarmente a cuore i temi posti dalla proposta di legge. A sua giustificazione (la seduta della Commissione Ambiente del 23 settembre è stata rinviata al 2 ottobre) potrebbe esserci l’indefesso lavoro che quotidianamente è costretto a sobbarcarsi – in lungo e in largo per tutta la provincia di Caserta – per propagandare e presidiare, soprattutto in vista dei “soldi, soldi, soldi” che dovrebbero pioverci addosso dopo la firma dell’accordo di coesione tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Campania Vincenzo De Luca. Di recente, per esempio, è stato impegnato a propagandare i fondi stanziati per le reti idriche, fognarie e di depurazione in alcuni comuni della provincia di Caserta: https://www.craterenews.it/2024/09/fsc-zannini-in-arrivo-quasi-6-mln-per-6-comuni-per-completamento-reti-idriche-fognarie-e-di-depurazione/. Peccato che all’esimio Consigliere regionale sia sfuggito a suo tempo di propagandare anche i 50milioni di € persi dall’ex Consorzio idrico, illegittimamente trasformato in Spa: https://giornalenews.it/ambc-lex-consorzio-idrico-perde-50-milioni-di-euro-di-fondi-pnrr/.

Vogliamo concludere segnalandovi che il prossimo 2 Ottobre a Caserta, presso la Libreria Pacifico, in via G. Alois 24/26, sarà presentato il nuovo lavoro sulla storia del PCI in Terra di Lavoro, edito da Infinitimondi: https://www.infinitimondi.eu/2024/09/24/il-2-ottobre-a-caserta-si-presenta-il-nuovo-lavoro-sulla-storia-del-pci-in-terra-di-lavoro-edito-da-infinitimondi/. All’evento interverrà, tra gli altri, Adelchi Scarano. Quella del PCI in provincia di Caserta è una lunga e gloriosa storia politica che ha visto in prima linea tanti compagni di Mondragone, a partire dal compianto Ugo Di Girolamo, che alla Politica, al PCI, alle istituzioni locali, alle lotte dei lavoratori di Terra di Lavoro, alla legalità e alla ricerca sociale ha dedicato gran parte della propria vita, sempre con disciplina e onore e non senza sacrifici. Come ha ricordato Adolfo Villani: “Alla metà degli anni Settanta Ugo Di Girolamo fu uno dei giovani portati da Peppino Capobianco nell’apparato della federazione comunista casertana, nell’ambito di quel profondo processo di rinnovamento del partito voluto da Enrico Berlinguer. Rimase funzionario per tutti gli anni Ottanta. Erano gli anni nei quali la politica era una cosa seria ed era considerata una professione che richiedeva impegno, studio, tempo pieno.” – Associazione Mondragone Bene Comune.

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