Cristo Medico, la guarigione dei paralitici

Secondo il racconto degli evangelisti Gesù guarì quattro paralitici. Il primo miracolo avvenne a Cafarnao, antica città della Galilea. Alla presenza di Gesù fu portato un uomo disteso sul suo lettino con i segni di una paralisi che gli impediva di camminare. Tra la folla vi erano anche scribi e farisei[1] che rimasero muti ma dai loro volti traspariva tutta l’avversione che essi nutrivano nei confronti del Maestro. Gesù lesse i loro pensieri e disse: Perché pensate male nei vostri cuori? Cosa è più facile dire: Ti sono perdonati i tuoi peccati o dire, invece, alzati e cammina? Ora sappiate che il figlio dell’uomo ha il potere di rimettere i peccati in terra. Disse quindi al paralitico: Alzati, prendi il tuo letto e vattene a casa. Quello si alzò e se ne andò a casa (Matteo IX 2-7-).

Il secondo guarito fu l’uomo della mano secca. Con questo termine si intende una mano deforme perché aveva subito una paralisi cui era seguita, successivamente, un’atrofia muscolare. Anche questo uomo fu guarito grazie al miracolo che operò il Signore ed è giusto notare che egli, come il precedente miracolato, non aveva chiesto nulla a Gesù né si era presentato per essere guarito. Fu Gesù che, spontaneamente, lo chiamò mentre era in mezzo agli scribi e ai farisei per di mostrare loro che era lecito guarire gli infermi anche di sabato. I Farisei aspettavano infatti che Gesù guarisse questo malato per accusarlo poi di aver peccato[2]. Ma Gesù disse: Stendi la tua mano. L’infermo la stese ed essa ritornò sana come l’altra. Anche questo miracolo fu compiuto per un fine cioè dimostrare una verità e combattere una ipocrisia. La paralisi certamente non era dovuta ad una causa funzionale anche se nel tempo ci furono coloro che, non volendo riconoscere il miracolo, pensarono che si trattasse di una paralisi isterica.

Per lo stesso scopo fu guarita di sabato una donna deformata nel corpo da una paralisi che da diciotto anni le impediva ogni movimento, persino di alzare la testa verso l’alto. Anche questa donna si trovava per caso nella sinagoga. L’evangelista Luca dice semplicemente che Gesù, visto la donna, la chiamò e le disse: Donna sei liberata dalla tua infermità. Le impose le mani e la miracolata, immediatamente, scomparsa la sua deformità, rese grazie a Dio. Il racconto dell’evangelista non ci consente di esaminare i sintomi e capire la causa della malattia che aveva reso deforme quella donna. Si trattava, verosimilmente, dell’esito di un processo tubercolare o di un’artrosi interessante tutti i segmenti della colonna vertebrale escludendo, quindi, qualsiasi causa di ordine funzionale.

Ugualmente di sabato fu guarito l’altro paralitico che stava presso la piscina probatica[3]. Questi da trentotto anni era malato e da lungo tempo giaceva sul suo lettino ai bordi della piscina ma non riusciva mai a gettarsi per primo in quell’acqua miracolosa perché non vi era nessuno che l’aiutasse. Tutti, infatti, erano convinti che in quella piscina di Gerusalemme di tanto in tanto scendesse un Angelo per la cui presenza l’acqua veniva subito smossa. Il primo che riusciva a gettarsi in quell’acqua guariva da qualsiasi malattia e, per questo la piscina era sempre affollata di malati di ogni genere. Quel malato, di cui non conosciamo la malattia, avrebbe voluto immergersi nell’acqua ma non era in grado di farlo da solo e non trovava nessuno che l’aiutasse a gettarvisi per primo. Dalla narrazione dell’evangelista Giovanni si evince solo che fosse un paralitico. Nemmeno questi aveva chiesto al Signore di essere guarito. Fu infatti Gesù a rivolgergli la parola domandandogli Vuoi essere guarito? L’infermo che non sapeva con chi parlava rispose: Signore non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua è agitata e quando arrivo io un altro si è già tuffato prima di me. Gesù gli disse: Alzati prendi il tuo lettino e cammina (Giovanni V 2-9),

La narrazione evangelica ci dimostra che Gesù guariva per una potenza che era in Lui. Una potenza diretta, divina che Egli stesso dimostra essere distinta dalle forze umane.

[1] Scribi e farisei: Nella Bibbia (MT 23,27-32) vengono definiti ipocriti………Apparite giusti all’esterno davanti agli uomini ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.

[2] Il Sabato, Shabbat in ebraico è uno dei fondamenti più importanti della fede ebraica. In questo giorno gli Ebrei sono tenuti ad astenersi da ogni lavoro e da alcune azioni.

[3] Piscina probatica: Detta anche piscina degli agnelli era una vasca sacra in cui venivano lavate le pecore destinate al sacrificio.

 

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