Neuromed organizza il corso ECM (Educazione Continua in Medicina), il 27 aprile presso il Centro Neurobiotech

Caserta. Negli ultimi anni ha ricevuto sempre più attenzione l’impatto sulla salute dell’esposizione ad inquinanti ambientali, del cambiamento climatico in corso e di vari fattori occupazionali, inclusa l’esposizione a composti tossici e/o scarti di lavorazione. Alla base di questa attenzione c’è il rischio di sviluppare malattie cronico-degenerative come tumori, malattie cardiovascolari, respiratorie e neurodegenerative.

Con l’avvento della pandemia Covid-19, poi, i fattori di rischio occupazionali e l’esposizione all’inquinamento dell’aria sono stati identificati tra le principali cause predisponenti non solo al rischio di contrarre l’infezione ma anche al rischio di sequele più gravi nel medio e lungo termine.

Di conseguenza, l’analisi dell’influenza di tali fattori rispetto al rischio di patologie cronico-degenerative e acute rappresenta un interessante spunto di riflessione per tutti i professionisti del Sistema Sanitario Nazionale.

Per tale motivo, l’I.R.C.C.S. Neuromed ha organizzato il corso ECM (Educazione Continua in Medicina) dal titolo “Influenze di esposizioni occupazionali, ambientali e climatiche sul rischio di malattie cronico-degenerative nella popolazione italiana” che si terrà giovedì 27 aprile, a partire dalle ore 9.00 presso il Centro Neurobiotech in Viale Thomas Alva Edison a Caserta.

Durante l’incontro verranno illustrati i risultati di una importante collaborazione tra l’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL) e l’Istituto Neuromed. Un progetto di ricerca congiunto che mira ad identificare l’influenza di vari fattori di rischio modificabili (stili di vita, inquinamento ambientale e altre esposizioni occupazionali) sul rischio incidente delle principali patologie attribuibili all’esposizione occupazionale (patologie neurodegenerative, tumorali, respiratorie), mediante approcci di tipo epidemiologico e integrazione di fonti di dati di natura amministrativa.

Verranno infine esplorate nuove possibili interazioni tra i fattori di rischio ambientali, occupazionali e climatici per l’identificazione di nuovi target predittivi delle malattie cronico-degenerative, come delle patologie acute quali le infezioni virali.

Il convegno vedrà la presenza di esperti nazionali nel settore dell’epidemiologia ambientale, occupazionale, degli stili di vita e molecolare, nonché esperti nel campo dei cambiamenti climatici.

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