Caserta. Mercoledì 31 maggio dalle 9.30 alle 13.30, nel Polo di Ricerca Neurobiotech, Via Thomas Alva Edison a Caserta, si svolgerà la cerimonia di chiusura del Progetto Platone, con la presentazione dei risultati basati su un approccio innovativo ai concetti di prevenzione e di medicina personalizzata. Un incontro nato dalla collaborazione tra I.R.C.C.S. Neuromed ed i partner di progetto Casa di Cura Montevergine, Maticmind, CIRA e CNR IBBR. (qui la locandina dell’incontro)
Il Progetto Platone (Platform for Integrated Health Life) rappresenta un’innovativa applicazione delle tecniche di Big Data e intelligenza artificiale al campo della medicina personalizzata. Attraverso la raccolta su vasta scala di dati dei pazienti che interagiscono con le strutture cliniche del Gruppo Neuromed e dei partner, e la successiva analisi di questi dati con tecniche estremamente innovative, il Progetto ha realizzato il prototipo di una piattaforma che potrà essere utilizzata sia nella pratica clinica, con la definizione personalizzata dl rischio e modelli di prevenzione personalizzata, che nella ricerca, attraverso la messa a disposizione di bigdata.
La giornata sarà ricca di presentazioni che illustreranno i risultati raggiunti dal progetto e le future applicazioni delle sue innovazioni. Temi come la valutazione del rischio nelle malattie cardiovascolari, i percorsi di prevenzione, modelli di intelligenza artificiale applicati al rischio cardiovascolare e al rischio di malattie neurodegenerative, modelli di geolocalizzazione del rischio ambientale e modelli sperimentali per lo studio di nutrienti.
“L’approccio Big Data permette di mettere insieme tante informazioni diverse e di ricavarne un’immagine coerente – afferma Licia Iacoviello, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione e professore di Igiene e Salute Pubblica all’Università dell’Insubria di Varese e Como e coordinatrice del progetto – E qui entra in campo l’Intelligenza Artificiale, con la sua capacità di elaborare queste enormi quantità di dati, individuare connessioni e fornire un quadro nuovo, che sarebbe impensabile con le procedure tradizionali. Grazie all’intelligenza artificiale abbiamo sviluppato nuovi algoritmi di predizione del rischio, che permettono di classificare soggetti ad alto o basso rischio di malattia in maniera sempre più precisa, orientando quindi una prevenzione personalizzata cioè cucita addosso al singolo individuo. Quello che presenteremo a Caserta è insomma un grande passo in avanti verso una visione più completa e personalizzata della salute di ciascun paziente”.
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