Caserta. La tubercolosi, indicata dall’OMS come un’emergenza di sanità pubblica a livello mondiale, sarà al centro dell’evento scientifico sul tema “Nuove prospettive diagnostiche e cliniche della malattia tubercolare”, organizzato dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta e dall’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI-ETS).
Venerdì, 26 gennaio, con inizio alle ore 9, esperti provenienti da tutta Italia si confronteranno, in aula magna, sulle metodiche consolidate e le tecnologie di ultima generazione per la diagnosi dell’infezione, ponendo l’accento sull’importanza delle azioni di controllo della patologia.
Azioni, cui l’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano”, in qualità di Centro di riferimento regionale di II livello per la provincia di Caserta per la diagnosi della malattia tubercolare, partecipa attivamente attraverso la diagnosi tempestiva e il trattamento efficace di pazienti con tubercolosi attiva, l’identificazione e il trattamento preventivo dei soggetti con tubercolosi latente e di quelli ad alto rischio.
“In Italia -segnala la dott.ssa Rita Greco, responsabile dell’Unità operativa di Microbiologia dell’Azienda Ospedaliera di Caserta- la tubercolosi è una patologia a bassa endemia con un’incidenza inferiore a 20 casi annui per 100mila abitanti. Incidenza, che in Campania si stima essere di circa 3,1 casi per 100mila abitanti e in provincia di Caserta di 2,3 casi. Tuttavia -prosegue- non mancano i segnali di allarme: nelle grandi città metropolitane l’incidenza supera fino a 4 volte la media nazionale; la tubercolosi multiresistente è in lento, ma progressivo aumento; sono stati identificati anche in Italia casi da ceppi estensivamente resistenti, per i quali i farmaci utili sono limitati; in alcune città italiane si sono verificati eventi epidemici. Per tutto questo -sottolinea la specialista- e per il fatto, inoltre, che il nostro Paese si confronta con flussi migratori da territori ad alta endemia, gli interventi di prevenzione e controllo sono fondamentali”.
Il simposio si articolerà in un fitto programma scandito in quattro sessioni. Relatori e moderatori tesseranno un ampio dibattito sui seguenti temi: interazione microrganismo-ospite, sorveglianza sanitaria dell’infezione tubercolare, gestione del paziente infetto a livello sia ospedaliero sia territoriale. Saranno esaminati, a corollario, casi clinici di particolare interesse.