Non tutti lo sanno, ma in inverno potrebbe essere necessario modificare la frequenza con cui si decide di lavare i capelli: ecco cosa sostengono i dermatologi.
Avere una chioma ben curata è il sogno di tutti, è certamente riduttivo pensare che possa essere importante esclusivamente per le donne. Tanti sono disposti a fare sacrifici non da poco per raggiungere questo obiettivo, per questo non hanno preclusioni nel frequentare saloni rinomati, anche costosi. E’ però altrettanto importante gestire al meglio la routine quando si è a casa, a partire da quando si decide di lavare i capelli, azione che non deve mai essere sottovalutata.
Chi pensa che sia semplice farlo commette un errore, non a caso spesso è evidente la differenza tra quando agiamo in autonomia e quando invece lo fa un professionista. In inverno, stagione in cui entreremo a breve, l’attenzione dovrebbe essere maggiore, soprattutto per quanto riguarda la frequenza con cui effettuare lo shampoo.
Si tende a pensare che la nostra chioma possa essere maggiormente sofferente in estate a causa dell’afa e del sudore. Le difficoltà di gestione possono esserci, ma in realtà è in inverno che la situazione può diventare più complessa, ci sono infatti delle abitudini che tendiamo ad avere e che possono essere nocive.
E’ innanzitutto necessario prestare attenzione al riscaldamento, se lo si tiene troppo elevato può essere più facile andare incontro a caduta e rottura a causa della disidratazione dei fusti. Stare al caldo è quindi fondamentale, ma è bene evitare gli eccessi. E’ anche per questo che andrebbe ridotto l’uso di piastre e arricciapelli, soprattutto se a temperatura elevata, mentre non si può pensare di rinunciare al phon se non si vuole correre il rischio di ammalarsi. Non si deve inoltre trascurare l’importanza della frequenza con cui lavare i capelli, anche se spesso molti non fanno grandi differenze a seconda della stagione in corso.
Fino ad ora c’è stato chi ha sostenuto non faccia bene farlo troppo spesso, ma si tratta di un luogo comune sbagliato. Anzi, quando sono sporchi è più facile che si staccano perchè diventano più deboli, per questo si può incorrere in dermatiti, nodi e secchezza, che sono tutt’altro che salutari. Non c’è comunque una risposta univoca da parte degli esperti in merito a ogni quanto lavarsi i capelli, molto dipende da caso a caso.
L’American Academy of Dermatologist (AAD) ritiene che si debba decidere quando fare lo shampoo a seconda della quantità di sebo che viene prodotta dal cuoio capelluto. A questo poi si dovrebbe aggiungere l’influenza legata al tipo di attività che si fanno, chi è a contatto con odori o nuota, ad esempio, sarà costretto a farlo più spesso. Se si vuole però che a casa l’effetto sia simile a quello ottenuto in salone è determinante utilizzare i prodotti giusti, che variano a seconda del tipo di cute, sottovalutare questo aspetto può portare a danni che sarà poi difficile rimediare (basti pensare a forfora, formazione di sebo, opacità e secchezza).
I dermatologi invitano così a individuare il capello che si ha e a tenere conto dell’esigenza prima di prendere una decisione definitiva, sulla base del reale bisogno e di quello che si ha in programma. Solo in questo modo il risultato sarà migliore e il cuoio capelluto sarà in salute.
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