Una palazzina è crollata a Sessa Aurunca e sono in atto le indagini per capire la dinamica. E subito la memoria torna a quel precedente
La tranquillità di San Castrese, nel cuore del centro storico di Sessa Aurunca, è stata interrotta nella notte da un drammatico crollo. Poco dopo le 23, una palazzina si è sgretolata, facendo temere il peggio.
Fortunatamente, le operazioni di soccorso hanno portato a una notizia positiva: quattro persone sono state estratte vive dalle macerie. Sul posto, i vigili del fuoco, supportati da carabinieri e personale del 118, hanno lavorato senza sosta, utilizzando unità cinofile, droni e squadre specializzate USAR (Urban Search and Rescue).
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, l’edificio crollato risultava disabitato, riducendo il rischio di ulteriori vittime. Tuttavia, la prudenza non è mai troppa: i caschi rossi continuano a ispezionare l’area per escludere ogni possibilità di dispersi non segnalati. Nel frattempo, la preoccupazione si è spostata sugli edifici vicini. Nella notte, cinque persone bloccate in uno stabile adiacente sono state evacuate, mentre altre sette stanno lasciando le proprie abitazioni per precauzione.
La causa del crollo non è ancora chiara. Si attendono ulteriori rilievi per comprendere se siano state le condizioni strutturali precarie dell’edificio a provocare il cedimento. Una situazione che, purtroppo, accende i riflettori su una questione sempre più attuale: la sicurezza degli edifici storici italiani.
Un episodio che riporta alla mente la tragedia di Saviano
Il crollo di Sessa Aurunca richiama alla memoria un’altra drammatica vicenda accaduta due mesi fa a Saviano, in provincia di Napoli. Qui, l’esplosione di una palazzina ha avuto un bilancio tragico: quattro vite spezzate, tra cui due bambini, e una famiglia distrutta.
La causa del crollo a Saviano sembra essere stata una fuga di gas provocata da una bombola difettosa, ma le indagini della Procura di Nola sono tuttora in corso. Questi eventi, seppur distanti geograficamente, mettono in evidenza quanto sia fondamentale intervenire tempestivamente per garantire la sicurezza delle abitazioni, specialmente in zone dove le strutture sono vecchie o trascurate.
Il crollo a Sessa Aurunca, fortunatamente senza vittime, e la tragedia di Saviano sottolineano l’urgenza di affrontare con decisione il problema della sicurezza abitativa in Italia. Troppi edifici, soprattutto nei centri storici, mostrano segni di decadimento strutturale. Spesso, i segnali di pericolo vengono ignorati o sottovalutati, con conseguenze che possono essere devastanti. Anche quella delle bombole a gas è una questione di sicurezza: chi le usa dovrebbe essere ben conscio dei pericoli che si corrono se la questione non viene affrontata con la giusta responsabilità, altrimenti si rischiano tragedie come quella di Saviano.
Quanto accaduto invita a riflettere su un tema cruciale: siamo davvero consapevoli dello stato delle nostre case e di ciò che potrebbe accadere in caso di emergenza? I controlli, la manutenzione e la prevenzione sono gli strumenti più efficaci per evitare che tragedie simili si ripetano. Forse, è il momento di smettere di guardare altrove e iniziare a dare il giusto valore alla sicurezza delle nostre abitazioni e delle vite che proteggono.