L’età del tuo corpo potrebbe non corrispondere esattamente alla tua età anagrafica: attenzione ad un certo valore del sangue.
Sei sicuro di sapere quanti anni hai veramente? Se pensi che per conoscere la tua età sia sufficiente controllare la carta d’identità, sbagli di grosso. La tua vera età non è quella anagrafica ma quella biologica e i due numeri non sempre coincidono. Non solo: addirittura le varie parti del tuo corpo potrebbero invecchiare a ritmi differenti.
A rivelarlo è stato un nuovo studio scientifico che ha messo in evidenza il dislivello – spesso importante – tra età anagrafica ed età biologica. In pratica ci sono soggetti che hanno, per esempio, 40 anni ma alcune parti del loro corpo sono molto più vecchie. Altre parti, invece, potrebbero essere molto più giovani.
Dunque se la tua amica di 40 anni ti dice di sentirsene fisicamente 25 oppure 60 potrebbe non sbagliare: il suo corpo potrebbe non rispecchiare la sua età anagrafica in molti sensi. Come fare per capire qual è la nostra età biologica e, soprattutto, quali sono gli organi che stanno invecchiando troppo in fretta? Nel prossimo paragrafo vediamo tutto nei dettagli.
Non ci crederai ma il tuo corpo potrebbe avere un’età completamente diversa dalla tua. Com’è possibile? La biologia ha ritmi che non necessariamente coincidono con i nostri. Dunque il nostro organismo potrebbe essere più giovane o anche più vecchio di noi. Ma la scoperta davvero rivoluzionaria è questa: gli organi del corpo invecchiano a velocità diverse. Un nuovo studio potrebbe portare ad una svolta nella cura di diverse patologie degenerative.
Una nuova ricerca condotta dagli scienziati della Stanford University ha coinvolto oltre 44 mila soggetti di età compresa tra i 40 e i 70 anni. I partecipanti allo studio sono stati, diciamo, “mappati”: in pratica gli studiosi hanno osservato la velocità con cui invecchiavano 11 organi del loro corpo. La velocità d’invecchiamento è stata monitorata tenendo in considerazione alcuni marcatori proteici presenti nel sangue.
I risultati sono stati davvero incredibili: in alcuni soggetti, ad esempio, il cuore è risultato essere molto più vecchio del cervello oppure dei reni. O viceversa: cuore giovane ma cervello più vecchio. Il fattore più importante di cui tenere conto è la proteina NEFL la quale è risultata essere un predittore significativo dell’invecchiamento degli organi.
In pratica le persone che hanno questo marcatore nel sangue hanno più probabilità di sviluppare malattie degenerative e , in particolare, neurodegenerative come l’Alzheimer. Dunque sapere prima chi possiede questa proteina nel sangue può consentire ai medici di giocare con largo anticipo e intervenire tempestivamente migliorando le cure prima che la patologia sia già arrivata ad uno stadio avanzato.
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