Farmacia, il cambiamento è epocale: molti pazienti non capiscono e sono spaventati

In farmacia sta avvenendo una vera rivoluzione che però non piace a tanti pazienti. Ecco cosa sta accadendo.

La farmacia è da sempre stato visto come il luogo dove richiedere consulto ad un professionista su un medicinale o farmaco oppure ritirare i farmaci dopo la prescrizione del medico. Anche le persone più anziane riuscivano (e riescono) a trovare risposta ai propri dubbi e a ritirare le medicine di cui avevano bisogno, senza troppa fatica e difficoltà.

Eppure pare che la farmacia sia diventata ora la protagonista di una vera e propria rivoluzione che la stravolgerà del tutto, rendendo spaventati e preoccupati i poveri pazienti. Ecco perché.

Cosa sta accadendo alla farmacia

Durante il COVID sono nate esigenze diverse in molti settori produttivi e aziende e, spesso, sono state apportate delle migliorie per evitare la diffusione del contagio. Un esempio è stata l’introduzione della ricetta dematerializzata che permetteva ai pazienti di scegliere in quale farmacia andare a ritirare il proprio farmaco.

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Cosa sta accadendo alla farmacia – casertanotizie.com

Certo, all’epoca della pandemia, la ricetta dematerializzata era una necessità ma oggi, affinché rimanga tale, è necessario che la norma venga rinnovata e, per farlo, sono necessari dei fondi. Dopo un lungo dibattito durante 10 anni, ci è voluta una pandemia affinché si facesse un passo avanti nella farmacia con la dematerializzazione della ricetta e ora, lo step successivo che si vorrebbe introdurre, è quello della consegna a domicilio del farmaco al paziente.

Potenzialmente sarebbe una novità sconvolgente e positiva ma, all’atto pratico, bisogna verificare se ci sono tutti i presupposti per poterla introdurre. Quello che è certo è che la farmacia di oggi punta ad un’evoluzione digitale a cui però non tutti i pazienti sono pronti, dimostrandosi preoccupati. Tuttavia, c’è da porre l’attenzione sui notevoli vantaggi di questa eventuale scelta, come il fatto che la digitalizzazione possa permettere di utilizzare la farmacia come punto di prossimità del Ssn per alcuni accertamenti diagnostici.

In questo caso, però, è chiaro che i dispositivi dovranno essere usati da personale formato, comunicare dati precisi ed essere collegati in tempo reale con il Servizio sanitario pubblico e la sanità privata. Insomma, queste sono tutte le sfide che dovrà affrontare la farmacia del domani che, in realtà, è già entrata nella rivoluzione digitale.

Nessuno dovrebbe esserne spaventato perché potenzialmente ci saranno benefici per tutti, anche per i più conservatori e per i pazienti anziani abituati a vedere la farmacia come un luogo di cui fidarsi.

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