Per il 2025 sono previste alcune novità in merito di detrazioni fiscali relative alle spese mediche: L’acquisto di questi presidi sarà detraibile.
Quando presentiamo la dichiarazione dei redditi possiamo portare in detrazione alcune spese. Durante l’anno, infatti, paghiamo dei servizi la cui IVA è recuperabile proprio in sede di dichiarazione dei redditi, tramite il modello 730.
Tra le spese detraibili figurano ad esempio quelle sugli interessi passivi dei mutui, quelle per alcuni tipi di assicurazioni (ad esempio quelle per calamità naturali sugli immobili), quelle per gli affitti e, soprattutto, quelle per le spese mediche.
Poter detrarre quest’ultima categoria di spesa, in particolare, alleggerisce non poco l’onere economico per molte famiglie. Ma quali sono le spese sanitarie detraibili? Per rispondere a questa domanda si può far riferimento alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 14/2023, aggiornata appunto allo scorso anno e disponibile a questo link.
Spese mediche detraibili per il 2025: l’Agenzia delle Entrate fa chiarezza
In questo documento troviamo una lunga lista di spese sanitarie di cui presentare fatture o ricevute in sede di dichiarazione dei redditi. Alcuni esempi ne sono l’acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica, le prestazioni di un medico generico o quelle specialistiche, le analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni o le terapie.
Nonché le spese per l’acquisto o l’affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie. A questo punto, dunque, potremmo chiederci se anche gli apparecchi acustici rientrino in questa categoria. La risposta è sì: chi è affetto da sordità può portare in detrazione sia l’acquisto dei dispositivi acustici, sia quello per le loro batterie.
In alcuni casi, inoltre, la detrazione non è soltanto del 10% o del 19% (valori corrispondenti all’IVA imposta sui vari farmaci e presidi sanitari), ma vi è anche un’IVA agevolata al 4% per l’acquisto dei presidi. Ciò avviene nei casi in cui la propria percentuale di invalidità sia ufficializzata da una commissione medica INPS e per ogni percentuale superiore al 74%.
In caso di sordità totale, l’invalidità è pari al 100% e per questo comporta un’esenzione totale dal pagamento dei servizi sanitari intesi in senso lato. L’invalidità al 100% comporta anche altri tipi di sgravi fiscali, ad esempio l’esenzione dal pagamento del bollo auto, oppure un’IVA agevolata per l’acquisto di automobili o apparecchi elettronici che potrebbero essere di supporto o inclusivi per le persone invalide.
In generale, in base al proprio tipo di patologia, nonché al proprio grado di invalidità o mancanza di autonomia, è possibile accedere ad alcune agevolazioni statali.