Basta con l’ossessione delle calorie: finalmente arriva la dieta che permette di dimagrire e migliorare la salute senza contare le calorie degli alimenti.
Per anni ci è stato ripetuto che per dimagrire bisogna contare le calorie dei cibi che introduciamo nel nostro corpo ad ogni singolo pasto in quanto, per perdere grasso, è necessario introdurre meno calorie di quante ne consumiamo con l’attività fisica. Ma siamo sicuri che sia proprio necessario vivere con la calcolatrice in tasca per tornare in forma?
Le diete basate sul calcolo delle calorie hanno sicuramente basi scientifiche che non mettiamo in discussione ma è anche vero che ci sono individui che, a parità di calorie, reagiscono in modo del tutto diverso alla stessa dieta: alcuni ingrassano mangiando broccoli e riso mentre altri restano in forma mangiando pizza e patatine.
Premesso che mangiare cibi freschi, sani e genuini è soprattutto una questione di salute, è però anche vero che non tutti reagiamo allo stesso modo agli alimenti. Dunque, forse, c’è qualche altra cosa da considerare al di là delle calorie. Sarà forse la nostra genetica?
La dieta funzionale – una novità assoluta almeno in Italia – si basa proprio su questo: non conta le calorie ma tiene in considerazione altri fattori più soggettivi. Questo stile alimentare in realtà non serve solo per perdere peso ma rappresenta un nuovo approccio al modo di nutrirsi e può aiutare a migliorare notevolmente il proprio stato di salute.
Contare le calorie di ogni piatto che mangiamo è decisamente stressante, soprattutto se per lavoro o impegni di vario tipo pranziamo o ceniamo spesso fuori casa. Come si fa a contare ogni volta le calorie del piatto che ci servono al ristorante? E’ anche per questa ragione che molte diete falliscono. La dieta funzionale ha un approccio del tutto diverso e fa dimagrire senza contare calorie.
In questi anni abbiamo sentito parlare di diversi regimi dietetici più o meno efficaci: dieta Dunkan, digiuno intermittente, dieta del riso, dieta del minestrone. Funzionano? Dipende! Ben più importante delle calorie, infatti, è il nostro DNA, il nostro genoma. Ognuno di noi, in base al proprio genoma, risponde in modo diverso ai cibi.
Ecco perché alcuni dimagriscono mangiando pasta e altri ingrassano mangiando verdure. Non siamo fatti tutti allo stesso modo. Il limite di molte diete, infatti, consiste proprio in questo: non tenere conto delle differenze genetiche di ciascuno di noi ma basarsi solo sul conteggio delle calorie.
Come ha spiegato la dottoressa Renata Brancale la dieta funzionale è uno stile nutrizionale che punta ad abbinare cibi che svolgono diverse funzioni all’interno dello stesso pasto tenendo conto del DNA di ogni soggetto: “La dieta si studia in base alla risposta funzionale dell’organismo. Non si tiene conto del valore calorico degli alimenti… A seconda di come si compone un pasto e quindi di come si abbinano gli alimenti tra loro si svolgono delle funzioni diverse. Da qui il termine: funzionale“.
Pertanto l’alimentazione funzionale permette di tornare in forma e migliorare il proprio stato di salute in quanto tiene conto delle funzioni di ogni alimento, dei nutrienti che esso apporta e di come combinarlo con altri cibi per massimizzare i suoi benefici il tutto sempre in relazione al nostro DNA.
Qual è il cognome più famoso al mondo? La curiosità in merito a qualcosa che…
I nuovi rincari dell'energia e del gas colpiranno più di 3milioni di italiani, questa la…
Le anticipazioni delle prossime puntate di Uomini e Donne, che andranno in onda a gennaio,…
Scuola, aule fredde ed infiltrazioni: nel plesso del casertano la situazione è al limite Quando…
Scatta l'allarme per la frutta e la verdura che mangiano ogni giorno: oltre ai pesticidi,…
Per calcolare l’ISEE occorre compilare correttamente il giusto modello di Dichiarazione Sostitutiva Unica. Come sceglierlo…