Mancata trasmissione turni di servizio, Confintesa Sanità invita Lanzuise al rispetto dei suoi rappresentati

Caserta. Ancora una volta “Confintesa Sanità” dimostra di essere l’unico sindacato attento e dedito esclusivamente alla tutela dei lavoratori dell’AORN di Caserta, per il rispetto dei loro diritti, a garanzia della qualità dei servizi sanitari che un’azienda ospedaliera dovrebbe erogare ai cittadini.

Confintesa Sanità infatti, più volte, ha richiamato la direzione strategica dell’AORN Sant’Anna e san Sebastiano al rispetto delle norme in materia di programmazione dell’orario di lavoro (vedi nota).

Ci risulta che, oggi 25 settembre, molti infermieri, OSS, ostetriche e tecnici dell’ospedale di Caserta non abbiano ancora ricevuto la programmazione dei turni di servizio per il prossimo mese di ottobre. Tutto questo, non solo determina un malessere organizzativo e l’inefficienza dei servizi – dichiara Gennaro Pascale, segretario provinciale di Confintesa Sanità – ma una palese violazione delle norme contrattuali e dei regolamenti aziendali che prevedono la messa a disposizione dei turni entro il giorno 20 del mese precedente.

Appare ridicolo che il Direttore Generale dell’AORN abbia invitato pubblicamente tutti i lavoratori a denunciare tali irregolarità, contro i loro stessi coordinatori, nonostante, sia lui che il neo direttore delle professioni sanitarie, abbiamo ben chiaro la ciclicità e gli autori di questi illeciti, disinteressandosi dei danni alla dignità professionale dei lavoratori, ma soprattutto alla credibilità dell’azienda ospedaliera.

Sembrerebbe, inoltre, che proprio il dr. Lanzuise si diverta a intrattenersi in colloqui privati con i singoli dipendenti, piuttosto che pretendere il rispetto delle norme in virtù delle responsabilità dirigenziali a lui affidate, e che sia impegnato, quasi quotidianamente, a screditare il lavoro dei coordinatori, suoi collaboratori opportunamente selezionati negli ultimi anni, e a criticare il lavoro della nostra organizzazione sindacale, che esprime e realizza le capacità di tutela nonostante i beceri tentativi di accordi e di invito al silenzio.

Appare illogico e irresponsabile, inoltre, utilizzare l’ospedale come una scacchiera e i dipendenti come pedine, in un gioco dalle regole discutibili e meschinamente sottaciute.

Vorremmo invitare il dr. Lanzuise (direttore delle professioni sanitarie) a riflettere seriamente su quanto sta accadendo sotto i suoi occhi, invitarlo al rispetto del ruolo delle organizzazioni sindacali, al rispetto dei tanti professionisti sanitari che si onora di rappresentare, al rispetto delle norme deontologiche che, ancora oggi, sono valide per lui e per i suoi collaboratori.”

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