Caserta. Causa croniche carenze di organico, vivono un grave disagio gli infermieri e gli operatori sociosanitari impegnati al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Una situazione da tempo nota all’Asl di Caserta e all’Amministrazione penitenziaria, che la Uil-Fpl denuncia nuovamente con una nota dei delegati sindacali interni Antonio Ratto e Domenico Santacroce e del segretario territoriale Mario Falco, inviata a numerosi dirigenti Asl.
Peraltro proprio la Uil aveva sollecitato e ottenuto dal direttore delle risorse umane dell’Asl di Caserta, Concetta Cosentino, l’assegnazione ad agosto di quattro nuovi infermieri al carcere casertano, “ma come già da noi segnalato due delle quattro unità, invece di essere assegnate ad una turnazione h/24 nel carcere, sono state assegnate al Servizio SERD (servizio dipendenze da droga).
Come sindacato non abbiamo ricevuto alcuna spiegazione su tale scelta, su cui è calato un silenzio tombale. Se a tutto ciò aggiungiamo anche il trasferimento avvenuto in questi giorni di un infermiere che era in servizio al carcere alla direzione sanitaria dell’Asl di Caserta, si comprende il grave stato di abbandono in cui si sentono gli operatori sanitari dell’istituto penitenziario. Questi ultimi, oltre a lavorare in un conteso particolare, sono sottoposti a carichi di lavoro eccessivi e turni stressanti al fine di garantirne la copertura e dare la giusta assistenza ai detenuti.
Va infine ricordato che ogni dipendente assunto deve essere adibito al ruolo ed alla mansione per cui è stato assunto ed ha firmato il contratto con l’Azienda, come già più volte segnalato proprio dalla Direzione Strategica dell’A.S.L. Caserta con varie note“.
I sindacalisti sollecitano nuovamente l’Asl “a garantire l’immediato rientro del personale trasferito con conseguente assegnazione di personale infermieristico al carcere casertano, così come stabilito nei vari incontri sindacali tenutisi con la direzione“.