La 5^ sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania accoglie il ricorso che alcuni genitori avevano presentato e boccia il provvedimento, in vigore da oggi, del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che nel tentativo di rallentare i contagi da Covid-19 aveva imposto la Didattica a Distanza fino al 29 gennaio p.v.
Tra le motivazioni della bocciatura, si legge nella sentenza di 15 pagine, per i giudici amministrativi la misura sospensiva voluta da De Luca è inadeguata e sproporzionata e “… non facendosi alcun riferimento, nel provvedimento impugnato, alle contrapposte posizioni soggettive di diritto (all’istruzione, nella sua più ampia estensione, anche formativa della personalità dei minori), anche tenuto conto del sacrificio finora a quelle imposto dalla pregressa prolungata limitazione della didattica né all’impossibilità di bilanciarle, in maniera appunto “adeguata e proporzionata”, con l’evidenziata tutela prioritario dell’interesse pubblico alla salute collettiva”.
Inoltre per il TAR “… le rappresentate difficoltà del sistema sanitario regionale, lungi dal giustificare l’adozione della misura sospensiva, dimostrano piuttosto la carente previsione di adeguate misure preordinate a scongiurare il rischio, ampiamente prevedibile, di “collasso” anche sul sistema dei trasporti; con la conseguente confermata impossibilità di qualificare “contingibile” una misura dichiaratamente volta ad evitare un pericolo ampiamente prevedibile solo a voler considerare recente passato“.
Si aspetta adesso la reazione del presidente De Luca.
Leggi l’ordinanza della Regione Campania n° 1 del 7 gennaio 2022