Il Vescovo di Caserta Mons. Pietro Lagnese fa tappa al Buonarroti dialogando con la comunità scolastica su Macrico, Chiesa e tanto altro

Caserta. Un momento emozionante e indimenticabile è stato vissuto giovedì mattina 3 novembre dall’intera comunità scolastica dell’Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta in occasione della visita del Vescovo della Diocesi. Mons. Pietro Lagnese, accompagnato dal suo segretario Michele Rossi, è stato accolto con grande entusiasmo da un’emozionata Dirigente dott.ssa Vittoria De Lucia, dal suo staff, dai docenti di lettere e di religione che hanno organizzato l’evento e, ovviamente, dalle hostess della 5 A TUR.

Dopo un breve colloquio privato con la preside, il Vescovo ha incontrato gli alunni entrando nelle classi e dispensando saluti e sorrisi a tutti, docenti e personale ATA compresi. Un momento molto toccante è stato vissuto anche da Sua Eccellenza quando si è intrattenuto con i ragazzi speciali con i quali ha anche fatto molte foto ricordo. Mons. Lagnese ha fatto un vero e proprio tour dell’istituto visitando i tanti laboratori, la grande palestra e la parte esterna dove ha potuto ammirare la serra, usata dagli studenti dell’AGA, e i campi di basket e di calcio, e vedere i futuri geometri al lavoro mentre facevano un rilievo topografico.

Ciò che ha colpito particolarmente il Vescovo, al suo arrivo, è stata la grandezza e la luminosità dell’istituto, che ha definito più volte “il più grande e il più bello”, ma anche l’ampia piazza centrale, da lui chiamata “agorà”, che ospita il Museo Michelangelo che Mons. Lagnese ha potuto apprezzare molto grazie a tre guide d’eccezione, gli alunni esperti ciceroni Iacopo Russo, Francesco Bervicato e Silvio Audino.

Una straordinaria occasione di dialogo e di apertura al territorio per entrare in contatto con gli studenti e gli operatori della scuola, questa in sintesi la ragione che ha spinto il Vescovo a visitare il Buonarroti e che, come ha ribadito nel corso dell’incontro svoltosi nell’aula magna, brillantemente moderato dalla prof.ssa Sabrina Palmieri, lo sta incoraggiando, sin dal suo insediamento nel gennaio 2021, ad andare in tutte le scuole della Diocesi.

[fotogallery id=44050]

Il punto principale sul quale è più spesso tornato il Pastore, dialogando con gli studenti che gli hanno rivolto tante domande interessanti, è stato il Macrico, un’area di trentatré ettari, grande come due terzi della Città del Vaticano, in pieno centro a Caserta, a due passi dalla Reggia, che ha voluto aprire alla città, lo scorso anno, per la prima volta da anni, la Domenica delle Palme, consentendo a ventimila persone di poter entrare a vedere cosa c’è al di là del muro.

Mons. Lagnese immagina un asse tra l’antica Reggia e quella che ha definito “la casa di Caserta” in cui i cittadini possano “sentirsi a casa”. «Si tratta di una vera e propria una sfida, di un riscatto sociale per l’intero territorio di Terra di Lavoro e – ha aggiunto – di un’ottima opportunità di lavoro che non possiamo perdere. Caserta è purtroppo la peggiore provincia italiana nella classifica dell’occupazione; invece, con la sua apertura alla città, come sostengono anche gli esperti, questa area potrà diventare un’occasione di lavoro per tanti giovani casertani, unica arma per poter impedire che possano andare altrove in cerca di lavoro». Ha poi sottolineato: «Il Macrico non sarà più campo di guerra, ma luogo di pace, inclusione, incontro e dialogo; la vera sfida è che diventi uno spazio dove tutti possano crescere partecipando alla vita della città, un’area dove ci sia un forte spirito di cittadinanza attiva che vorremmo che crescesse negli studenti». Da qui l’invito ad alunni e docenti ad entrare nel Macrico, a visitarlo e ad avanzare proposte. Una proposta, tra l’altro molto apprezzata, è stata comunicata al vescovo dai buonarrotiani: dedicare una piccola parte a orti sociali da far coltivare ai cittadini, con l’aiuto degli studenti dell’indirizzo Agraria. Anche il Vescovo ha lanciato una valida proposta: «Tutti sogniamo di vedere al suo interno un Conservatorio perché Caserta è l’unica città campana a non possederlo ancora».

Non solo Macrico, anche la Chiesa e il cammino sinodale al centro del suo intervento. «La Chiesa deve fare di più – ha detto riconoscendo come tante volte la Chiesa si sia rinchiusa in se stessa – invece voglio favorire la presenza della Chiesa anche negli istituti scolastici. La Chiesa deve essere una compagna di viaggio dell’uomo e viene riconosciuta per il suo grande valore, ma deve porsi in un atteggiamento di dialogo con gli altri, come sta già facendo peraltro Papa Francesco, dialogando con personalità di altre religioni. La sua mission è la stessa di Gesù: testimoniare con i fatti, non con le parole, l’amore di Dio». In proposito il Vescovo ha ricordato l’esempio di San Francesco, che, strappando le pagine del Vangelo per darle ai suoi frati, diceva loro di andare in giro ad annunciare il Vangelo, per riconoscere che siamo tutti pastori davanti agli occhi di Dio.

Mons. Lagnese ha anche raccontato com’è nata la sua vocazione sacerdotale confessando di avere sempre avuto un grande fascino per la figura di Gesù, di voler assomigliare a Lui e renderlo presente tra gli uomini. La decisione è stata presa dopo il quinto anno di liceo e, a 25 anni, è stato ordinato sacerdote. Due incontri lo hanno particolarmente segnato: uno, da ragazzo, con un sacerdote molto coinvolgente, la cui casa era sempre piena di gente, soprattutto emarginati e “scartati”, diventato prima viceparroco dei quartieri spagnoli, poi missionario in Perù e in Amazzonia, vivendo con gli indigeni, e, ora che è anziano è tornato in Italia e vive tra i poveri di Castel Volturno. Un secondo incontro determinante è stato quello con i tossicodipendenti, ai quali si è avvicinato dopo la richiesta di aiuto di alcune mamme, che lo hanno segnato molto.

Anche la dirigente De Lucia, ringraziando e salutando il vescovo, ha detto: «L’incontro di oggi è la testimonianza della Chiesa che viene a trovarci, non la Chiesa Cattolica, ma l’amore di Dio, è un arricchimento del nostro spirito». Al Pastore è stato donato un cesto alimentare e un piccolo Gesù Bambino in legno, costruito dal prof. di religione Antimo Natale, con l’augurio che possa essere mandato per il Santo Natale in una comunità della martoriata Ucraina. Un impegno subito assunto da Sua Eccellenza Mons. Pietro Lagnese.

In anteprima il Vescovo ha anche annunciato il prossimo incontro in programma con i dirigenti scolastici, in programma il 13 dicembre, in collaborazione con l’Università degli Studi della Campania e con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Caserta, per presentare il docu-film, prodotto dalla Santa Sede, sul potere dell’umanità di fermare la crisi ecologica dal titolo “La Lettera”, che poi sarà proiettato in tutti gli istituti.

Gestione cookie