Caserta. Si terrà giovedì 22 dicembre la cerimonia di svelamento della scultura che l’artista casertano Giovanni Tariello ha donato all’Istituto Mattei di Caserta. La manifestazione, alla quale parteciperanno lo stesso artista insieme agli studenti, ai docenti, al personale della scuola e alle autorità cittadine, si svolgerà nel cortile dell’istituto dove l’opera è stata sistemata.
Sul modello della scultura sono state, poi, realizzate serigrafie a numero limitato e t-shirt dagli allievi della scuola che, nell’occasione, le indosseranno.
“L’iniziativa nasce dalla convinzione che, per amare l’arte, bisogna viverla, farsene contaminare. Da qui l’idea di invitare artisti come Tariello, per dare ai nostri allievi la possibilità di provare con loro esperienze concrete”, spiega il dirigente scolastico del Mattei, Roberto Papa. “Perché, solo se ci si sporca le mani, se ci si lascia coinvolgere, se si sperimenta direttamente la creazione artistica si riesce ad apprezzarne fino in fondo il valore intrinseco. Ma non solo. Questa pratica a contatto diretto con l’artista, è stata particolarmente significativa per i ragazzi che hanno potuto vedere “dal di dentro” tutte le fasi della creazione dell’opera, dalla progettazione, alla realizzazione. La stessa cosa è capitata – aggiunge Papa – per la produzione delle serigrafie: gli studenti hanno, infatti, partecipato all’incisione della matrice, alla stampa delle serigrafie, fino alla certificazione di autenticità e alla presentazione al pubblico. Hanno ripercorso, così, tutta la filiera creativa acquisendo non solo competenze, ma anche quella conoscenza approfondita che può nascere da una contaminazione reale, da un coinvolgimento emozionale capace di avvicinare all’arte e farla amare”.
Il percorso che si sta compiendo all’Istituto Mattei, una delle scuole casertane all’avanguardia nel campo delle arti visive, cinematografiche e grafiche, ha lo scopo, peraltro, di favorire l’arricchimento culturale dei propri allievi, perché questi siano artefici di un processo di sviluppo del territorio. “Investiamo sui giovani con la speranza che essi siano parte attiva del territorio e contribuiscano alla sua crescita culturale. La nostra scuola – dice il dirigente del Mattei – vuole, insomma, essere una officina dove si crea ricchezza di cultura che poi viene restituita alla società in cui operiamo, in un circolo virtuoso grazie al quale si cresce insieme, realizzando un interscambio continuo e reciprocamente vantaggioso”.