Al Quercia di Marcianise, la Lectio Magistralis di Marilena Lucente sul tema “Scrivere la storia attraverso le donne”

Marcianise. “Auguro agli studenti del Liceo Federico Quercia sogni, progetti e fiducia nella Vita e nella Scuola”. Questa la dedica che la scrittrice e giornalista Marilena Lucente ha apposto ai suoi libri, “Anita” e “Rivoluzione d’Amore”, donati alla Biblioteca del Liceo “Federico Quercia”, di cui è Dirigente Scolastico il Dott. Diamante Marotta, in seguito ad una coinvolgente Lectio Magistralis sul tema “Scrivere la storia attraverso le donne” alla quale hanno assistito gli studenti delle classi quinte.

L’evento si è svolto mercoledì, 21 dicembre 2022, a partire dalle ore 8.20, nell’Aula Magna del prestigioso istituto marcianisano nell’ambito della serie di seminari, rivolti agli alunni e fortemente voluti dal Dirigente Scolastico Diamante Marotta per stimolare nei giovani il senso della Memoria Collettiva in grado di generare cultura, conoscenza ed alimentare riflessione.

Ad accogliere Marilena Lucente il Dirigente Scolastico Diamante Marotta insieme con il Collaboratore Vicario Prof. Pasquale Delle Curti e con la Prof.ssa Irene Cecere.

“La scuola – ha affermato il D.S. Marotta – rappresenta il luogo primario in cui si forma l’identità di genere e la personalità dei ragazzi ed è questa la ragione per cui il nostro istituto è fortemente impegnato a proporre agli studenti percorsi di educazione all’identità e alle relazioni di genere . L’evento odierno vuole dare voce alle donne che sono le più attente custodi della memoria nella certezza che ogni storia lasci una traccia nel tempo e che la vita di ogni essere umano, qualunque sia il suo sesso, la sua estrazione sociale, il suo grado di istruzione, è sempre un evento degno di essere narrato. Le donne, da sempre, hanno affrontato il quotidiano con responsabilità, hanno a volte subito il loro essere donna, hanno costruito la loro identità nell’impostazione di un’intera vita, le donne hanno contribuito a scrivere la Storia con il loro esistere”.

Marilena Lucente ha dapprima coinvolto la gremita sala del Quercia con una lectio magistralis trasversale che, partendo dal ‘900, ne ha analizzato le varie epoche ed i vari aspetti storici, sociali, culturali, scientifici, guidando gli studenti in un viaggio affascinante tra Freud e Mussolini, Lenin e Churchill, Pirandello ed Ungaretti , il tutto attraverso il filtro delle invenzioni e delle innovazioni scientifiche e della storia economica di quello che è stato definito il “secolo breve” fino ad arrivare ai giorni nostri.

“La storia – ha poi precisato la Lucente – si può, tuttavia, ricostruire dai particolari che, se approfonditi, possono aprire orizzonti vividi nella spiegazione dei fatti accaduti. Ecco la ragione per cui mi sono spesso soffermata sul ruolo delle donne nella storia, in particolare di quelle che hanno scelto di donare il loro cuore solo ad un compagno “che appartiene a tutti”. Storie di donne, note e meno note, la cui vicenda umana permette di dare una interpretazione della storia meno ovvia e, soprattutto, meno formale”.

E, infatti, al focus dell’attenzione la scrittrice casertana ha portato agli studenti del Quercia due sue opere, il libro” Anita” , dedicato alla moglie di Giuseppe Garibaldi, ed il monologo “Rivoluzione d’ Amore” che ha come protagonista Bernardina Pisa, moglie del rivoluzionario napoletano Masaniello.

“Ci sono personaggi che attraversano la nostra vita tracciandovi una strada – ha dichiarato Marilena Lucente – Non hai voglia di lasciarli andare, perché senti che ti porteranno lontano. A me, con Anita e con Bernardina Pisa, è accaduto così. Sono rimasta affascinata dalle gesta di queste donne impavide, che hanno affrontato numerose peripezie pur di stare accanto all’uomo amato. Anita, di cui si conosce la storia per leggenda e verità, è una giovane donna che incoraggia uomini in divisa a compiere il proprio dovere, un’eroina senza macchia e senza paura, spinta dall’amore e vinta solo dal sentimento di gelosia verso le altre donne. Ho incontrato, invece, Bernardina Pisa per caso tre anni fa, in un rigo di un libro, ho poi continuato a cercarla, trovando rari ritratti, mai lunghi più di una manciata di paragrafi, insieme a poesie e qualche testimonianza. Donne di epoche diverse alle quali mi sono avvicinata per curiosità e per suggestione ma che rappresentano, come tante altre, la chiave di lettura di fatti che hanno segnato la storia del mondo”. La lectio si è conclusa con l’applauso caloroso degli studenti del Quercia.

” Siamo molto soddisfatti, – ha concluso Diamante Marotta – gli studenti hanno apprezzato molto l’idea proposta di interrogare la Storia dal punto di vista femminile e con l’intento di gettare una nuova luce su certe oscurità del passato. Direi che l’obiettivo principale è stato quello di raccontare una storia nuova, diversa da quella che abitualmente si legge nei manuali di storia; e ci siamo riusciti”.

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