Il sindaco di Mondragone ha parlato di quello che sta succedendo all’esterno di una scuola. Il bullismo, ormai, ha preso il sopravvento.
Gli episodi di bullismo sono all’ordine del giorno. Purtroppo, fanno parte di un fenomeno sempre più in espansione. Per alcuni ragazzi, la scuola si trasforma in un vero e proprio incubo. Vengono presi di mira dai compagni e sembra che niente riesca a interrompere la catena di insulti e cattiverie.
Il sindaco di Mondragone, un comune in provincia di Caserta, ha denunciato una situazione molto grave. Ha deciso di prendere la parola per esternare le preoccupazioni legate a ciò che sta succedendo in una scuola. L’obiettivo è quello di attirare l’attenzione su episodi che non dovrebbero mai accadere.
Bullismo, situazione insostenibile in una scuola campana: parla il sindaco di Mondragone
Il bullismo rappresenta un problema sociale molto grave. È sempre esistito, però, negli ultimi anni, la situazione è peggiorata. L’avvento dei social network e delle applicazioni di messaggistica istantanea, come WhatsApp e Telegram, hanno reso il fenomeno difficilmente controllabile. Le vittime tendono a chiudersi in se stesse e a evitare l’argomento. Dal punto di vista pratico, si tratta di eventi spesso ignorati che difficilmente si risolvono in modo spontaneo.
Francesco Lavanga, nei panni di sindaco di Mondragone, ha preso la parola per sottolineare ciò che sta accadendo in una scuola del comune. Gli episodi di bullismo, sempre più numerosi, si stanno verificando all’esterno della struttura: “L’idea che la scuola possa divenire appuntamento di atteggiamenti poco corretti, diseducativi, bulli, è per me da condannare ed evitare“. È inaccettabile che un luogo così importante per la crescita personale e sociale dei giovani si trasformi in un posto caratterizzato da umiliazione e paura.
Il sindaco ha invitato le vittime a chiedere aiuto. Ritiene che sia fondamentale ascoltare questi ragazzi e che anche coloro che mettono in atto simili atteggiamenti abbiano bisogno di essere ascoltati. Dovrebbe esserci una collaborazione costante tra insegnanti, genitori e istituzioni: “Non si parla mai a sufficienza di questi argomenti ed il bullismo rappresenta, purtroppo, una realtà da affrontare quotidianamente con estrema professionalità e cura“.
L’unico modo per affrontare questo spaventoso fenomeno, secondo il primo cittadino, è quello di fornire le risorse necessarie: “L’indignazione non basta, dobbiamo fornire strumenti e sostegno ai giovani e ai loro familiari. Noi ci siamo“. Bisogna opporsi e mostrare intolleranza nei confronti del bullismo. Ignorare il problema non sarà d’aiuto per nessuno.