Caserta. Nell’ambito dello sciopero nazionale di due ore, indetto dalle categorie dei metalmeccanici (Fiom e Uilm) e degli edili (Fillea e Feneal) di CGIL e UIL, si terrà un presidio sul territorio casertano, il giorno 21 febbraio, alle ore 15,30 nella piazza della Prefettura a Caserta.
La tragedia di Firenze e le morti che in appena 50 giorni di questo 2024 sono già 146, ci danno la dimensione di quanto, davanti a queste tragedie, sia importante che il Governo si impegni seriamente in politiche per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: un impegno disatteso e un pericolo di infortuni e morti che è aumentato con la liberalizzazione del subappalto, che genera la corsa al ribasso, con scelte scelerate di imprese che tagliano la propria spesa in termini di sicurezza , sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori, nella logica del profitto e senza responsabilità.
Ci battiamo per un lavoro dignitoso e sicuro: non si può assistere, davanti ad ogni tragedia, alla passerella delle lacrime senza alcun intervento serio e strutturale; senza politiche attive del lavoro, a supporto di un organico insufficiente per consentire i controlli capillari, sul territorio, da parte dell’ ispettorato; senza investimenti in termini di salute e sicurezza, che valorizzino la formazione e certifichino la premialità delle aziende virtuose e interventi seri contro quelle che giocano al ribasso e non rispettano le norme e con il sistema del subappalto liberalizzato, continueremo a contare morti sui luoghi di lavoro, tragedie annunciate, davanti alle quali questo governo non può restare indifferente e non può sottrarsi alle proprie responsabilità!
IL LAVORO DEVE ESSERE SICURO, ADEGUATAMENTE RETRIBUITO E CONSENTIRE ALLE PERSONE DI VIVERE DIGNITOSAMENTE, NON DI PERDERE LA VITA NELLO SVOLGERLO, È UNA MATTANZA!
Come CGIL e UIL saremo in piazza, perché la nostra Provincia ha pagato e sta pagando un prezzo altissimo in termini di infortuni e di morti, non resteremo a guardare e a contare altre vite spezzate, sciopereremo, saremo in piazza, chiederemo al Prefetto di consegnare al Governo il nostro documento, una rivendicazione perché il Governo faccia un’assunzione di responsabilità, riveda la liberalizzazione del subappalto, si faccia carico del diritto a vivere delle lavoratrici e dei lavoratori, contro lo sfruttamento, la logica del ribasso, l’assenza di controlli e di responsabilità, la violazione delle norme in termini di salute e sicurezza.
Vogliamo tutte le agibilità necessarie per i delegati alla sicurezza, vogliamo il ripristino della parità di trattamento negli appalti e le responsabilità dell’impresa committente; vogliamo l’applicazione dei CCNL del settore di riferimento, sottoscritti dalle OO.SS. comparativamente più rappresentative, con la formazione obbligatoria, prima ancora di accedere nei luoghi di lavoro.
Questi cambiamenti sono necessari, per rendere i luoghi di lavoro sicuri, per uscire fuori dal ricatto dei salari bassi e della perdita del lavoro.
Chiediamo l’apertura di un confronto vero con il Governo su tutti questi punti e sulla Piattaforma unitaria. Siamo tutte e tutti mobilitati, per il diritto a preservare la propria vita sui luoghi di lavoro e perché chi deve si impegni a garantire questo diritto: ogni singola tragedia è la tragedia di tutte e tutti: FACCIAMOCI RISPETTARE!
Saranno tenute, contestualmente al presidio, assemblee su tutti i luoghi di lavoro, a sostegno della piattaforma che rivendica mai più morti sul lavoro.