Cresce il numero dei cittadini stranieri presenti sul territorio e anche il loro livello di alfabetizzazione. Sono sempre di più infatti gli immigrati che frequentano i corsi di lingua e cultura italiana. Quattro attualmente quelli in corso a Caserta su iniziativa di Cidis onlus nell’ambito del progetto ‘Passaparola’ cofinanziato da Unione Europea, Ministero dell’Interno e Regione Campania.
Una iniziativa che rientra nel Fami (Fondo asilo, migrazione e integrazione) e che coinvolge numerosi partner in tutta la regione. I destinatari sono i cittadini – sia adulti che minori – dei Paesi Terzi regolarmente soggiornanti in Italia, i richiedenti asilo, i titolari di protezione internazionale o umanitaria.
Al momento ci sono più di sessanta iscritti distribuiti tra quattro diversi corsi che si distinguono in relazione al livello di conoscenza della lingua. La durata oscilla tra le 80 e le 120 ore per quegli stranieri che possiedono già un minimo di autonomia linguistica mentre si arriva alle 250 ore per coloro che partono completamente da zero. Attualmente, tra i corsisti adulti, ci sono più donne che uomini. Arrivano prevalentemente dall’Europa dell’Est e dalla Nigeria.
Per quanto riguarda i minori invece ci sono molti pakistani, bengalesi e diverse nazionalità africane. Per tutti sembra essere fondamentale acquisire un glotto kit che possa essere spendibile nel mondo del lavoro e in tutte le necessità quotidiane. Dal supermercato alla farmacia, passando per una visita medica o una raccomandata all’ufficio postale. ‘Ci esercitiamo molto – racconta Amalia Gravante, docente dei corsi per adulti – sulla conversazione. Attraverso dei role play cerco infatti di inscenare situazioni tipo che potrebbero rivelarsi utili nella routine giornaliera e il feedback è quasi sempre positivo. Sono rarissimi infatti i casi in cui non registriamo risultati almeno sufficienti’. Diverso il caso dei minori per i quali spesso il corso rappresenta anche una opportunità per entrare nel mondo della scuola e proseguire gli studi. A seguirli in questo percorso c’è la docente Miriam Vitale.
E poi ci sono gli incontri di prossimità per le persone vulnerabili che si svolgono nella moschea di Casapulla e gli incontri di cittadinanza che prevedono spesso anche visite guidate e formative presso monumenti e sedi istituzionali. E poi gli sportelli di orientamento alla formazione e al lavoro e a breve anche i laboratori artigianali e teatrali. La finalità è quella di consentire ai cittadini dei Paesi Terzi di acquisire la lingua, la storia, la cultura italiane nella prospettiva di una piena integrazione sociale e della costruzione di una cittadinanza interculturale.
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