In Campania ci sono 3.426 posti finanziati per l’accoglienza dei richiedenti asilo, di questi 821 sono destinati a minori stranieri non accompagnati. 95 i Comuni della Regione coinvolti, 104 i progetti territoriali attualmente attivi. Sono i dati del Ministero dell’Interno illustrati questa mattina al Comune di Caserta in occasione della tavola rotonda organizzata per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato.
Un evento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di quanti scappano da guerre, persecuzioni, violenza e miserie e fare il punto della situazione in città alla luce dell’attuale quadro normativo e delle problematiche vissute quotidianamente dalle realtà che gestiscono i Sai (sistemi accoglienza e integrazione) per adulti e minori, dei quali il Comune è ente titolare. Ad aprire i lavori è stato infatti il sindaco di Caserta, Carlo Marino, che ha puntato i riflettori sull’importanza di creare un modello di comunità che sia incentrato sull’inclusione sociale, sulla reciprocità e su un nuovo umanesimo.
‘Migliorare la qualità della sostenibilità sociale – ha detto il primo cittadino – questo deve essere l’obiettivo da raggiungere attraverso coloro che operano nel terzo settore’. Poi gli interventi di Damiano Minervini, presidente del raggruppamento temporaneo di imprese – formato dalle cooperative ‘Innotec’, ‘Esculapio’ e ‘Format’ – che gestisce il Sai adulti e di Maria Teresa Terreri, presidente del Cidis che si occupa invece dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.
‘Gestiamo uno dei Sai più grandi d’Europa con circa duecento posti – ha dichiarato nel suo intervento Minervini – in un territorio particolarmente complesso ma grazie all’intervento quotidiano degli operatori stiamo ottenendo risultati soddisfacenti. Un tavolo così variegato, come quello di oggi, che ha per protagonisti gli enti che rivestono un ruolo chiave nel settore immigrazione, non potrà che rinsaldare quella rete fondamentale per migliorare la qualità del servizio’.
‘Ci occupiamo di immigrazione da oltre quarant’anni – ha spiegato Terreri – e ospitiamo minori che arrivano da tre diversi continenti, si tratta di ragazzi che coltivano un sogno di coesione sociale, che vogliono continuare a vivere su questo territorio e che quindi rappresentano in prospettiva il futuro della città. Per tutti loro è fondamentale costruire una cittadinanza attiva che sia frutto di alleanze tra istituzioni, associazioni, comunità religiose, operatori del privato sociale e soprattutto cittadini’.
Tra i partecipanti i rappresentanti di Prefettura, Questura, Asl, Diocesi di Caserta e moschea di San Nicola la Strada e una delegazione di rifugiati e minori stranieri non accompagnati. Tutti allo stesso tavolo per condividere esperienze, testimonianze e soprattutto buone prassi. Grande interesse hanno poi suscitato gli interventi del professor Valerio Petrarca, docente di Antropologia culturale all’Università degli studi di Napoli ‘Federico II’, sulla ‘Geopolitica delle migrazioni’ e dell’avvocato Liana Nesta, esperta in diritto dell’immigrazione sul tema ‘Richiedenti asilo e rifugiati: uno sguardo sul sistema italiano’. Con la tavola rotonda di questa mattina al Comune si è conclusa la due giorni di eventi dedicati alla Giornata Mondiale del rifugiato.
Grande partecipazione hanno fatto registrare infatti anche le attività svolte ieri pomeriggio in piazza Vanvitelli dai migranti, tra queste la biblioteca vivente e il murales della solidarietà. In chiusura anche il concerto di Seydou Kienou, musicista originario del Burkina Faso, che, con i suoi ritmi, ha fatto ballare una intera comunità.