Caserta. Da tre mesi un piccolo esercito di attori, che costituisce il Collettivo Godot, guidato dall’ acting coach Marta Gervasutti, e di cui fa parte anche l’artista casertano Antonio Bonagura, dà spettacolo a suon di duelli di monologhi al teatro Kopò nel quartiere Cinecittà Don Bosco, a Roma. Il 24 maggio, alle ore 20:30, si terrà la finalissima. I primi appuntamenti hanno visto fare il tutto esaurito al piccolo teatro di periferia. Ma “Intimità a Confronto”, questo il titolo dell’iniziativa, ha poco a che fare con la recitazione squisitamente teatrale. È una rivolta che nasce dal basso: quella degli attori italiani stanchi di sostare a metodi di recitazione che prevedono il loro completo coinvolgimento emotivo nella recitazione, a cui preferiscono uno studio accurato dell’emozione e della sua espressione, senza dover mettere in gioco il proprio equilibrio psico-emotivo. Un metodo di recitazione nuovo, creato dall’acting coach Gervasutti e nato per la recitazione cinematografica, divulgato attraverso il manuale “L’Attore Crea”.
Questo spettacolo prevede che la performance cinematografica sposi quella teatrale: gli attori reciteranno i monologhi ideati e scritti da loro stessi sul palco, ma saranno ripresi in primo piano e proiettati su schermo, anch’esso rivolto alla platea. In questo modo non è solo l’attore a diventare creatore, ma il pubblico stesso diventa giurato dell’esperienza, godendosi le interpretazioni dal vivo e su schermo. A fine serata sarà decretato il vincitore di questa prima tranche di Intimità a confronto.
Una sorta di rivoluzione artistica che, non a caso, viene ospitata dal teatro Kopò, che incarna il pensiero del drammaturgo francese Jacques Copeau: “Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire”. Il teatro Kopò vuole dar voce agli artisti e alle compagnie che faticano ad uscire dall’anonimato e che desiderano portare alla luce la propria arte, che hanno bisogno di spazi per provare e per mettere in scena i propri progetti: parole delle fondatrici del teatro, Simona e Francesca Epifani e che incontrano armoniosamente la missione della coach Gervasutti, fondatrice e coordinatrice del Collettivo Godot, formato da attori professionisti che hanno seguito il nuovo metodo di recitazione “l’Attore crea” e che non vogliono rassegnarsi ad un ruolo esecutorio dell’attore ma piuttosto co-creativo.
Il Collettivo Godot nasce da un’idea di Gervasutti, per garantire agli attori diplomati dopo almeno 9 mesi di frequenza alle lezioni del metodo “l’Attore Crea”, una costante e dedicata promozione. Sono più di 60 le attrici e gli attori che ne fanno parte. Questo Collettivo desidera essere l’insieme creativo e pulsante di tutte queste persone. Ogni partecipante potrà essere non solo interprete, ma anche autore, ideatore e realizzatore in prima linea di produzioni audiovisive. L’intento è sempre quello di fare, senza aspettare che altri lo rendano possibile.