Dopo MasterChef, l’ex vincitore ha detto no a un’incredibile offerta di lavoro: dopo anni la rivelazione.
Vincere MasterChef non è la parte più difficile. La vera impresa è il dopo. A differenza dei talent come Amici, dove una volta usciti si è pronti per il mondo del lavoro, il lavoro di Chef non è qualcosa a cui ci si può preparare partecipando esclusivamente al programma di SKY.
È un lavoro duro, fatto di fatica ma anche di mentori, grandi insegnanti capaci di trasmettere si l’amore per la cucina, ma anche la dedizione e la voglia di fare. Non è un caso se da grandi nomi, sbocciano poi incredibili eredi. Basti pensare all’immenso Gualtiero Marchesi, mentore di grandi nomi della cucina come Carlo Cracco, Andrea Berton, Davide Oldani e molti altri Chef oggi di gran successo.
Tutti hanno iniziato dalle basi prima di diventare grandi chef. Prendere una scorciatoia in cucina non aiuta, lo dimostra la carriera folgorante di uno degli ex vincitori di MasterChef che, prima di spiegare le ali, è ripartito dal basso: Valerio Braschi.
Valerio Braschi e quel ‘no’ a Barbieri: la verità dietro la scelta più difficile
Non ha cercato scorciatoie Valerio Braschi, uscito trionfante appena diciottenne da MasterChef 6 nel 2017. L’enfant prodige del talent culinario più famoso al mondo ha deciso di non seguire le orme dei suoi predecessori.
Sono stati in molti – vincitori e non – a lanciarsi, senza paracadute, nel mondo della cucina e della ristorazione una volta spente le telecamere di MasterChef. Tuttavia, una volta sgonfiatasi la bolla del talent fare i conti con la realtà potrebbe non essere così semplice.
Valerio Braschi avrebbe potuto investire i suoi 1.000 euro vinti con MasterChef in un ristorante, mettendosi alla guida di una brigata senza alcuna esperienza e sperare che il suo talento, ampiamente dimostrato nel talent, bastasse a sopperire quello che gli mancava.
Al contrario, Valerio ha deciso di completare i suoi studi una volta terminata l’esperienza a MasterChef, conseguendo il diploma presso il Liceo Scientifico. Per farlo rifiutò l’offerta di lavoro arrivata da Chef Bruno Barbieri. Un’opportunità irripetibile, ma che Braschi ha scelto di declinare come svelato in una recente intervista a Fanpage.
“Ho scelto di avviare una carriera da solo, senza aiuti esterni. – racconta Braschi – Se avessi detto sì a quell’opportunità, le persone mi avrebbero detto «guarda che cu*o ha avuto, è stato subito chiamato dallo chef mentre noi dobbiamo faticare per anni»”.
Dopo il diploma è iniziata la gavetta in cucina, presso il ristorante 1978 di Roma: “Eravamo in due e ci siamo trovati a dover gestire tutto, dal pulire le patate al cucinare e impiattare. – ricorda Braschi – Ho imparato a fare ogni cosa. Mi è stata data un’opportunità enorme e non avevo neanche chiesto soldi, volevo farlo per passione e per dimostrare che ero capace.”
